Strane le dichiarazioni del neo-consigliere comunale Enzo Cilia. Sembrano quasi l’urlo di chi si sveglia di soprassalto dopo un incubo. “…Spalla? Faccia il direttore per traghettare l’azienda verso la gestione privata”. Privata???? Allora in campagna elettorale nei comizi si raccontavano fanfaluche???? “La differenziata deve partire con un progetto in economia e in house” (così si leggeva in un volantino del progetto Garofalo sindaco che noi abbiamo condiviso)
E NO, NOI NON CI STIAMO a questo repentino cambio d’idea: troppo comodo, troppo facile, troppo semplice fare dichiarazioni da “battitore libero”.
Le malelingue sostengono che si sia rotto qualcosa e qualche incarico preteso e saltato abbia ridato vita al richiamo della foresta di aielliana memoria. Le malelingue sono certe che tutto si ricomporrà presto, magari con un posto di sottogoverno.
Noi non ci crediamo e siamo certi che almeno sul sottogoverno Sinistra e Libertà sarà conseguente a quanto sostenuto in campagna elettorale ossia soppressione delle poltroncine amiu ed emaia, e non chiederà nulla qualora ciò non avvenisse.
Vogliamo essere chiari la differenziata deve partire ma il bando approvato dalla giunta non ci piace. Come abbiamo avuto modo di sottolineare nei passati comunicati stampa il bando redatto dall’ato ambiente e che oggi la giunta ha portato in consiglio vede nel rifiuto differenziato un ostacolo, un problema e partendo da questa logica si giunge ad una privatizzazione all’italiana dove vengono privatizzati i profitti e socializzati i maggiori oneri e i debiti dell’amiu creati negli anni dalla politica politicante.
Si stoppi immediatamente l’iter dell’atto in consiglio e si faccia un tavolo con tutti i partiti della maggioranza per poter discutere su questo atto fondamentale.
Occorre ridiscuter il ruolo del pubblico nella gestione dei rifiuti.
Non c’è solo la raccolta differenziata ma anche le misure per diminuire la produzione di rifiuti, ci sono sistemi innovativi di “vuoto a rendere” che possono coinvolgere le imprese del nostro territorio ed occorre iniziare a discutere di che fare dei rifiuti indifferenziati.
Noi le idee le abbiamo molto chiare, si segua l’esempio di realtà virtuose come ad esempio le terre dove viene prodotto il vino barolo.
“In provincia di Cuneo, tra Langhe e Roero, dove il consorzio per il trattamento dei rifiuti Alba-Bra che raccoglie 55 Comuni compreso quello di Barolo, ha deciso di passare alla fase operativa dopo due anni di sperimentazione del “carbonverde” o Cbv, un combustibile di qualità utilizzabile nei forni delle cementerie (dopo qualche modifica) e nelle centrali elettriche. Il Cbv è ottenuto trattando con un processo innovativo quel che resta dei rifiuti solidi urbani dopo il recupero della differenziata.”http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-08-19/nelle-langhe-energia-rifiuti-063938.shtml?uuid=AaiYMLxD
In questa realtà si sta portando avanti un progetto rivoluzionario, insieme al gruppo Buzzi-Unicem, (il secondo produttore italiano di cemento), che consentirà di smaltire tutti i rifiuti solidi urbani prodotto dai 55 comuni, senza la necessità di nuove discariche. 
Il “Carbonverde” usato negli altiforni in sostituzione del pet coke (residuo della lavorazione del petrolio) permette di ridurre le emissioni complessive di CO2, non produce diossine perché in cementeria brucia a 1400 gradi invece degli 800 dell’inceneritore e, infine, non lascia residui perché le ceneri, prodotte in quantità minima, vengono inglobate nel cemento. Avendo in provincia due impianti (Ragusa e Modica) della Colacem con gli altiforni perché non emulare le realtà virtuose?
Così come il comune di Torino è interessato al regolamento trasparenza anche noi siamo interessati ad una gestione dei rifiuti che è diversa da quella elaborata dal fallimentare Ato Ragusa. Noi lotteremo per questo
Vittoria, 25/08/2011
Davide Guastella per il coordimento Giovani Comunisti del Circolo “Peppino Impastato” – Federazione della Sinistra