Articolo di Enrico M. Calagna pubblicato su : qlnews.it il 2/03/2015
Il caso Bertolino al Parlamento europeo? Per il Gruppo consiliare “Cambiamo Partinico” si può. Ieri in paese è arrivata l’europarlamentare Eleonora Forenza, eletta con la Lista Tsipras-L’Altra Europa. A lei gli esponenti di “Cambiamo Partinico” e del Circolo del Partito della Rifondazione Comunista hanno consegnato un dossier. L’obiettivo è sensibilizzare l’Europarlamento sulla realtà partinicese che da trent’anni convive con i miasmi della più grande distilleria d’Europa. L’europarlamentare ha per prima fatto tappa davanti ai cancelli dello stabilimento di viale dei Platani. Un gesto simbolico, preludio di un impegno su più fronti: “La prima cosa da fare – spiega la Forenza – è stare al fianco di chi non smette di denunciare le irregolarità e le proroghe date alla distilleria a casaccio e di chi non smette di denunciare le istituzioni che si girano dall’altra parte. Come parlamentare segnalerò, con una nuova interrogazione, tutte le irregolarità di cui è resa protagonista questa azienda. Lavorerò perchè a livello europeo si produca una normativa che limiti le emissioni olfattive”. Il gruppo consiliare “Cambiamo Partinico” non arretra di un millimetro sulla distilleria e va giù duro. “Siamo stanchi di una politica regionale e di una politica comunale che fa finta di non vedere e si gira dall’altra parte”, dice Gianluca Ricupati. “La distilleria Bertolino sta per concludere un’altra stagione lavorativa senza avere le autorizzazioni necessarie, perchè va avanti grazie a proroghe che gli consentono emissioni maleodoranti, le
stesse da vent’anni a questa parte”.
Per l’esponente politico ci sono gravi inadempienze sia a livello regionale, sia comunale. “E’ inaccettabile che sull’autorizzazione all’emisssione in atmosfera la Regione, dopo tre anni dalla domanda della ditta, non si sia ancora espressa”. Secondo Ricupati, a causa di questa lentezza tardano ad arrivare le prescrizioni per limitare le emissioni e modificare gli impianti. Le critiche non risparmiano il Comune di Partinico: “Il Comune ha rinnovato l’autorizzazione allo scarico sulla base di una normativa superata”. La distilleria Bertolino avrebbe presentato domanda sulla base della vecchia normativa. In realtà dal maggio dello scorso anno è entrata in vigore la cosidetta autorizzazione unica ambientale. “L’autorizzazione rilasciata dal Comune di Partinico va revocata perchè concessa illegittimamente” – spiega Gianluca Ricupati. “Abbiamo chiamato la nostra parlamentare europea – prosegue – affinchè questa questione arrivi a Bruxelles in maniera decisiva e determinante”. “Cambiamo Partinico” snocciola un altro dato che giudica incontrovertibile: “L’Arpa ha stabilito che la distilleria Bertolino ha un impatto di venti volte superiore ad un impianto di compostaggio, l’unico impianto che in Sicilia ha delle limitazioni e che viene obbligato ad essere realizzato fuori dai centri abitati”.
Aricolo pubblicato su : qlnews.it il 2/03/2015

Articolo di Enrico M. Calagna pubblicato su : qlnews.it il 2/03/2015
Il caso Bertolino al Parlamento europeo? Per il Gruppo consiliare “Cambiamo Partinico” si può. Ieri in paese è arrivata l’europarlamentare Eleonora Forenza, eletta con la Lista Tsipras-L’Altra Europa. A lei gli esponenti di “Cambiamo Partinico” e del Circolo del Partito della Rifondazione Comunista hanno consegnato un dossier. L’obiettivo è sensibilizzare l’Europarlamento sulla realtà partinicese che da trent’anni convive con i miasmi della più grande distilleria d’Europa. L’europarlamentare ha per prima fatto tappa davanti ai cancelli dello stabilimento di viale dei Platani. Un gesto simbolico, preludio di un impegno su più fronti: “La prima cosa da fare – spiega la Forenza – è stare al fianco di chi non smette di denunciare le irregolarità e le proroghe date alla distilleria a casaccio e di chi non smette di denunciare le istituzioni che si girano dall’altra parte. Come parlamentare segnalerò, con una nuova interrogazione, tutte le irregolarità di cui è resa protagonista questa azienda. Lavorerò perchè a livello europeo si produca una normativa che limiti le emissioni olfattive”. Il gruppo consiliare “Cambiamo Partinico” non arretra di un millimetro sulla distilleria e va giù duro. “Siamo stanchi di una politica regionale e di una politica comunale che fa finta di non vedere e si gira dall’altra parte”, dice Gianluca Ricupati. “La distilleria Bertolino sta per concludere un’altra stagione lavorativa senza avere le autorizzazioni necessarie, perchè va avanti grazie a proroghe che gli consentono emissioni maleodoranti, le
stesse da vent’anni a questa parte”.
Per l’esponente politico ci sono gravi inadempienze sia a livello regionale, sia comunale. “E’ inaccettabile che sull’autorizzazione all’emisssione in atmosfera la Regione, dopo tre anni dalla domanda della ditta, non si sia ancora espressa”. Secondo Ricupati, a causa di questa lentezza tardano ad arrivare le prescrizioni per limitare le emissioni e modificare gli impianti. Le critiche non risparmiano il Comune di Partinico: “Il Comune ha rinnovato l’autorizzazione allo scarico sulla base di una normativa superata”. La distilleria Bertolino avrebbe presentato domanda sulla base della vecchia normativa. In realtà dal maggio dello scorso anno è entrata in vigore la cosidetta autorizzazione unica ambientale. “L’autorizzazione rilasciata dal Comune di Partinico va revocata perchè concessa illegittimamente” – spiega Gianluca Ricupati. “Abbiamo chiamato la nostra parlamentare europea – prosegue – affinchè questa questione arrivi a Bruxelles in maniera decisiva e determinante”. “Cambiamo Partinico” snocciola un altro dato che giudica incontrovertibile: “L’Arpa ha stabilito che la distilleria Bertolino ha un impatto di venti volte superiore ad un impianto di compostaggio, l’unico impianto che in Sicilia ha delle limitazioni e che viene obbligato ad essere realizzato fuori dai centri abitati”.
Aricolo pubblicato su : qlnews.it il 2/03/2015