Egregio Sig. Sindaco,

da diverso tempo in città si avverte un rumore assordante; è il frastuono prodotto dal suo silenzio pressoché su ogni evento, piccolo o grande, che attraversa la nostra comunità. Il Municipio comunale, sul piano simbolico, sembra non avere più sede in Piazza Coppola, ma in capo alla torre pisana, lontano dall’esistenza materiale dei cittadini; in questo quadro, lei appare come i Buddha di Bamiyan in Afghanistan, osservatori non partecipi di tutto ciò che accade sotto di loro. La politica ennese, si sa, è invadente, gestisce e controlla ogni aspetto della vita del cittadino, un po’ come accadeva in Bulgaria in uno dei periodi più bui della sua storia. In tanti si pensava, forse sperava, che la sua elezione a Sindaco avesse potuto determinare una svolta, riconquistando almeno in parte l’autonomia dell’Amministrazione comunale dalle logiche degeneri del ceto politico locale; ahi noi, non è stato così. Dopo tre anni abbiamo assistito ad un ricambio della sua squadra assessoriale alieno da motivazioni di competenza e produttività e, piuttosto, tutto interno a logiche spartitorie in favore dei trombati di sempre. Oggi, in attesa di un nuovo rimpasto, diversi assessori cercano rifugio su altri scragni. Allora come adesso lei tace, subendo in silenzio le imposizioni dei potenti che, dall’alto delle loro poltrone, decidono liste, nomine e quant’altro, considerando l’Amministrazione comunale il loro cortile di casa, elemento pur di rilievo della giostra politica ennese che, oltre a questo, si articola su altri due livelli: sottogoverni e Amministrazione provinciale.

Ancora due settimane ci distanziano dal voto per le elezioni, e la città è già satura di manifesti elettorali. Sembra di essere invasi dai Visitors, figure aliene di un telefilm di fortuna degli anni ottanta: come quei personaggi televisivi, questi appaiono, con i loro sorrisi smaglianti, solo nei momenti elettorali, forse perché nel resto dei giorni si cimentano nel difficile interrogativo su quale possa essere il miglior profilo per la foto del manifesto o su quale possa essere il miglior slogan per lo stesso. Ridono tutti lor signori, miopi di fronte all’immondizia che straripa da ogni cassonetto. D’altronde, non sono certo loro costretti a dimenarsi di notte fra i sacchetti gialli per giungere alle mura su cui affiggere i manifesti; a questo ci pensano altre persone, non di rado gli operatori ecologici che giustamente di giorno scioperano perché vengono affamati dagli stessi personaggi i cui volti attaccano sulle mura della città. E lei, Signor Sindaco, cosa fa? Cosa dice? Perché non prende posizione contro questo scempio? Perché non fa rispettare la legge coprendo i manifesti attaccati fuori dagli spazi assegnati alle liste (quasi tutti!)? Intervenendo contro questa vergogna, è vero, potrebbe procurarsi diverse inimicizie, magari anche all’interno del suo stesso partito; eppur tuttavia interpreterebbe l’indignazione di gran parte della comunità di cui lei è Primo cittadino, praticherebbe quella che un grande intellettuale del novecento, Antonio Gramsci, denominava “connessione sentimentale tra l’intellettuale e il popolo”. Di fronte a questa proliferazione di facce senza contenuto, espressione di forti investimenti economici di chi non conosce altra forma per mostrarsi che quella di deturpare la città, faccia un gesto forte, concreto: lanci un fondo di solidarietà in favore degli operatori ecologici, chiedendo ai nostri concittadini aspiranti alla poltrona di consigliere provinciale di devolvere una parte delle loro spese elettorali per attutire, quantomeno, le sofferenze di questi lavoratori e delle loro famiglie, e permettere così loro di poter tornare a liberarci dai rifiuti. Sarebbe un atto importante che tutta la cittadinanza, credo, apprezzerebbe. Alzare la testa in modo da poter “camminare con la schiena eretta” come diceva Kant, è un dovere di tutti, prima di tutti il suo. E allora, per favore, si muova, dica qualcosa, anche non di sinistra, parafrasando Nanni Moretti, ma la dica. CORDIALMENTE.

Carmelo Albanese

candidato al consiglio provinciale nella lista SINISTRA UNITA