Comunicato stampa dei consiglieri provinciali della Federazione della Sinistra
Per il secondo anno consecutivo l’Ateneo dell’Università di Catania ha sancito il numero chiuso in tutte la facoltà applicando una previsione della “controriforma” Gelmini. In questi giorni aspiranti –studenti universitari si stanno recando presso il centro fieristico Le Ciminiere per tentare l’accesso all’Università ma solo dopo aver presentato apposita istanza corredata dal pagamento di € 40,00 per ogni test di ammissione “provato”.
Abbiamo chiesto già lo scorso anno al Presidente della Provincia, cui compete il Centro Fieristico, di mantenere la collaborazione tra Istituzioni dando appunto all’Università la possibilità di fruire dei locali delle Ciminiere ma invitando l’Ente a chiedere all’Università di non surclassare chi tenta l’accesso al Sapere con balzelli ripetuti 2 o 3 volte ( 40 € per facoltà cui si tenta l’accesso) che pesano sulle famiglie e sembrano essere un modo per fare cassa.
Alla decisione del Rettore di chiudere l’accesso all’università si somma l’assenza della provincia che ancora una volta dopo ripetute segnalazioni e sollecitazioni, perde l’occasione per essere quantomeno percepita utile.
Abbiamo contrastato la riforma Gelmini, le sue applicazioni e continueremo a farlo in un autunno che si prospetta caldo come non mai.
Dalla parte del libero sapere, dalla parte del movimento studentesco porteremo avanti le istanze di rappresentanza per cui siamo chiamati in un istituzione come la provincia Regionale di Catania che con il suo Presidente recepisce più che le istanze dei cittadini della provincia gli ordini impartiti dal Governo Nazionale
Catania, 30/08/2011
I Consiglieri Provinciali
Antonio Tomarchio – Comunisti Italiani – Fed.della Sinistra
Valerio Marletta – Rifondazione Comunista – Fed. della Sinistra