Il rischio terremoti recentemente, per i cittadini della provincia di Messina, si è fatto ancora più concreto a seguito dello sciame sismico che ha colpito il nostro già martoriato territorio.
Come Partito della Rifondazione Comunista (Federazione della Sinistra), alla luce dell’attuale critica situazione, riteniamo vada nella giusta direzione l’incontro svoltosi recentemente tra enti locali della provincia di Messina e Protezione Civile.
Tuttavia consideriamo una grave mancanza da parte delle istituzioni la scarsa se non assente informazione riguardo la prevenzione delle calamità naturali.
Riteniamo pertanto che vadano al più presto illustrate alla popolazione di ogni paese e quartiere quali siano le modalità di evacuazione ed i punti di ritrovo mediante comunicati, affissioni e lettere a casa, contemporaneamente all’attivazione di tutte le più moderne modalità di prevenzione sismica per la tutela degli abitanti della nostra provincia. Ricordiamo inoltre che il nostro territorio non solo è soggetto a forte rischio terremoti, come è stato drammaticamente verificato di recente, per non ricordare i casi storici, ma anche alla possibilità di rischio tsunami.
Infatti quest’anno si è risvegliato il vulcano Marsili che, alto più di 3.000 metri e situato nel Tirreno meridionale, è uno dei vulcani sottomarini più pericolosi del Mediterraneo.
Ulteriori capillari comunicazioni andrebbero quindi date da parte degli enti preposti circa il rischio tsunami che incombe sui comuni delle Isole Eolie e della fascia tirrenica. Al contempo chiediamo che venga predisposto un valido sistema di difesa dei litorali al fine di ridurre al minimo eventuali danni a cose o persone. Anche se in un periodo di crisi economica, per il Partito della Rifondazione Comunista (FdS) Federazione di Messina la priorità di una politica accorta dovrebbe essere data alla prevenzione delle possibili catastrofi ed alla tutela della popolazione.
Gianluca Pini, Segreteria provinciale PRC (FdS)