L’apertura della campagna elettorale dell’on. Aiello è stata un flop clamoroso. Era triste vedere le poche facce che si ostinano a seguire l’ex sindaco sedute a circolo davanti al Mercato ortofrutticolo per raccontarsi le solite cose. Caro on. Aiello, il passato non può stare davanti a noi. E’ questa la conclusione che lei deve trarre da questa vicenda.
I problemi dell’agricoltura non possono essere il pretesto di sempre per rilanciarsi politicamente o rimettersi in gioco per conquistare le istituzioni perdute, hanno bisogno di soluzioni vere, reali, tangibili. I problemi della filiera orticola non si esauriscono nell’installazione dei pannelli informatici.
A fare compagnia ad Aiello ci sono Nicosia e Incardona. Tutti e tre hanno avuto ed hanno ruoli istituzionali di primo piano ma non sono stati capaci di rilanciare l’economia sana del territorio che, come dice la DIA, è sempre più controllata dalla criminalità organizzata.
Cosa ne facciamo dei serricoltori della fascia trasformata se sullo stesso territorio operano già da qualche anno piattaforme che importano produzioni simili alle nostre per ricommercializzarla (forse come siciliana?)?
E’ questa l’idea che chi ci governa ha dello sviluppo del nostro territorio?
L’agricoltore cos’è un inutile testardo che per una scelta di retroguardia passa tempo in una occupazione ormai perfettamente sostituibile?
Certo finché non riusciremo a valorizzare stagionalizzando e legando a questa zona le nostre produzioni, finché mancherà la programmazione, finché non avremo un catasto ortofrutticolo che ci dia informazioni sulle imprese e sulla loro capacità e specializzazione, servirà a poco creare un marchio o un Consorzio “SAPORITO”.
Così è stato battezzato dal dott. Gambuzza, presidente di Vittoria Mercati SRL.(società fantasma che dovrebbe gestire il mercato) l’ennesima fantasticheria….
Questa nuova struttura servirà solo a creare altri posti di sottogoverno (presidente, amministratore delegato, consiglio di amministrazione……) e non modificherà di una virgola i problemi esistenti.
Non perché la nostra ortofrutta non sia ottima, anzi, ma perché i marchi, i consorzi, si veda l’Igp Pachino, servono solo a chi commercializza l’ortofrutta, non fanno mai aumentare il prezzo alla produzione.
Lo abbiamo detto in tutte le lingue, molti ci danno ragione.
Sarebbe anche opportuno che il comune di Vittoria facesse pressione alla Camera di Commercio perché si attivi il Distretto Orticolo del Sud Est per evitare che anche questo diventi un carrozzone utile a quei “promotori dello sviluppo” che hanno i giusti agganci a Palermo, che cumulano tanti incarichi e che tutelano le grosse aziende dell’agro-business.
Vittoria 12/09/2010
Il coordinamento Giovani Comunisti del Circolo “Peppino Impastato” – Federazione della Sinistra