di Achille Bonifacio per prcenna.it
Il degrado morale, sociale e culturale che la classe dirigente fornisce quotidianamente nel proporre come unico modello di riferimento quello proposto dalla televisione induce ad una riflessione collettiva: la bellezza (l’arte) può salvare il mondo?
Certo, in condizioni di degrado siffatte, può rappresentare un’àncora di salvezza: una società più colta mal volentieri potrebbe accettare una classe dirigente indecente e rozza. Ma l’arte da sola non potrà salvare il mondo. Potrà contribuire molto e contribuisce , in modo eccezionale e lodevole in parecchi casi, a fornirci elementi di conoscenza e di analisi, ma il mondo potrà essere salvato solo se viene cambiato.
La società contemporanea dimostra in ogni aspetto della vita politica, sociale e culturale una sudditanza estrema al potere economico delle classi egemoni e al modo di produziione capitalistico. La manipolazione culturale operata secondo i dettami della comunicazione di massa e della tecnologia è giunta a livelli quasi immodificabili. Si vuol distruggere la cultura, eliminare ogni forma di dissenso, sottomettere l’arte e ammansire gli intellettuali. E lo fa con tale odio e accanimento l’attuale classe dirigente(?), che rivela la sua insipienza e ottusità culturale e artistica e indica la necessità di lavorare per ambiare questo ciarpame subculturale rappresentato dai modelli della televisione.
L’arte autentica senza alcun dubbio suscita e sviluppa gli elementi di spiritualità dell’uomo, stimolandolo a una presa di coscienza del bello e inducendolo alla rivolta contro il brutto e il volgare.
Cosa c’è di più ingiusto e di più brutto dell’oppressione dell’uomo sull’uomo? Cosa c’è di più osceno della fame e dello strazio dei migranti e dei diseredati?
Ecco , per questo penso che l’arte e la cultura possono senz’altro aiutare chi vuole trasformare il mondo e con esso tutta l’umanità.