L’assessore Daniele Ialacqua e il direttivo del PRC si sono incontrati giovedì 12 c.m., nella sede di Rifondazione. L’incontro è stato chiesto dal componente della giunta che ha avvertito la necessità di confrontarsi con quei soggetti, tra i quali un ruolo di rilievo ha sicuramente avuto Rifondazione Comunista, che hanno contribuito all’elezione di Renato Accorinti. L’Assessore ha infatti ribadito che il cambiamento in questa città non può avvenire solo per l’impegno e la buona volontà di singole stimabili personalità investite di un ruolo amministrativo, ma è necessario l’apporto di soggetti organizzati che rechino un contributo d’idee e un sostegno attivo all’operato della giunta, pur mantenendo indipendenza di giudizio rispetto alla stessa, fuori da ogni logica di appartenenza e di lottizzazione.
L’assessore e il partito hanno convenuto che l’ideale è riuscire in tempi ragionevoli a dare struttura e voce al composito e vasto movimento di “Cambiare Messina dal Basso”, ma intanto le forze politiche che hanno partecipato al progetto non devono far mancare il proprio apporto. Ialacqua ha illustrato i passi che sta compiendo con l’amministrazione per avviare la raccolta differenziata, il servizio di raccolta porta a porta, tutto quell’insieme di misure atte a perseguire l’obiettivo dei rifiuti zero. Lo stesso ha anche illustrato le ragioni che hanno portato l’amministrazione a preparare la delibera, ancora in fase di perfezionamento, per chiudere la vicenda dei debiti pregressi con l’ATO e accedere quindi al fondo regionale di rotazione.
Sono stati posti sul terreno anche i rapporti con l’Ato e Tirreno ambiente, e l’ipotesi, da approfondire, della trasformazione di Messinambiente in azienda speciale. Trasformazione questa che porterebbe da subito al risparmio di milioni di euro dovuti per il pagamento dell’Iva. Il partito ha apprezzato le iniziative illustrate dall’assessore in tale campo, nel quale d’altronde Rifondazione è da tempo impegnata, e ha anche convenuto sulla necessità di estendere il verde urbano, oggi a livelli risibili e di gran lunga sotto i parametri di legge e la media nazionale: Messina 0,4 mq a testa, quando per legge dovrebbero essere 9 mq e la media nazionale è di 11 mq. Passo propedeutico al conseguimento di tale obiettivo è sganciare la nozione di “Verde” cittadino da quella dell’arredo urbano, che lo costringe nei limiti angusti delle aiuole attrezzate e delle poche ville cittadine. In tale contesto Rifondazione ha ribadito la sua contrarietà alla speculazione edilizia paventata sulla collina di Montalto e ha auspicato che si possa finalmente perfezionare l’iter della consegna al Comune della foresta di Camaro.
Rifondazione ha annunciato all’Assessore che a breve ufficializzerà alcune proprie proposte in merito alla possibilità di coinvolgere nella gestione e nella manutenzione del verde cittadino gli allievi del Cuppari, così come, su un piano generale, il partito ritiene che in diversi settori si dovrebbe avviare un processo di coinvolgimento dell’Università di Messina, oggi praticamente assente dal territorio. L’incontro si è concluso con l’impegno a rivedersi con cadenza periodica per confrontarsi sulle iniziative da intraprendere e verificare la realizzazione dei progetti in corso.
Direttivo – Circolo “Peppino Impastato”, Partito della Rifondazione Comunista – Messina