ISCRIVITI 


Il manifesto di Bersani: alternativi alle destre, ma non a Monti.

di Romina Velchi – 01.08.12
Con la presentazione della Carta d’intenti, è iniziata ufficialmente la corsa al Centro del Pd di Bersani. Una corsa teorizzata e auspicata, nero su bianco, nel manifesto in dieci punti che il leader democratico ha scritto di suo pugno, laddove si apre ad «un patto di legislatura con forze liberali, moderate e di centro, d’ispirazione costituzionale ed europeista, sulla base di una responsabilità comune di fronte al passaggio storico, unico ed eccezionale, che l’Italia e l’Europa dovranno affrontare nei prossimi anni». Perché la prossima sarà una «legislatura costituente», anche in Europa, e questa è la «ragione che ci spinge a cercare un accordo di legislatura con le forze del centro moderato» per essere alternativi «non a Monti», sottolinea Bersani, ma alle destre che in dieci anni «hanno sfibrato le energie del paese» e alle «regressioni nazionaliste, populiste e antieuropee». La strada dunque è segnata. Leggi tutto


L’avvilente dibattito sulla legge elettorale

di Gianluigi Pegolo – 01.08.12
Non per indulgere in pulsioni antipolitiche, né tantomeno per agitare proteste qualunquiste, ma per un principio elementare di decenza, non si può che esprimere il proprio disgusto di fronte al dibattito sulla legge elettorale in corso fra le forze dell’attuale maggioranza di governo. Il disgusto, si badi bene, non nasce dalla generica sfiducia nei confronti del sistema istituzionale e, quindi, dallo scetticismo sulle regole che presiedono alla formazione della rappresentanza. Nasce invece dallo sconcerto nel costatare la distorsione delle regole democratiche a fini di parte, l’assenza dal dibattito di qualsiasi serio ripensamento sulla crisi delle istituzioni prodottasi in questi anni, la spregiudicatezza con la quale si utilizzano argomenti contraddittori a giustificazione di scelte mutevoli. Leggi tutto


A giugno 2,8 milioni di disoccupati: è record storico

di rassegna.it – 01.08.12
Disoccupazione record a giugno: è al 10,8%, in rialzo di 0,3 punti percentuali su maggio e di 2,7 punti su base annua. L’Istat precisa che si tratta del tasso più alto da gennaio 2004, ovvero da quando sono iniziate le serie storiche mensili, ma guardando le serie trimestrali occorre risalire fino al III trimestre 1999. In termini assoluti, i disoccupati sono 2 milioni 792 mila, il record storico di sempre. Rispetto a maggio sono aumentati di 73mila unità, mentre su base annua la crescita è di 761mila unità. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari a giugno al 34,3%, in calo di un punto percentuale rispetto a maggio. I giovani disoccupati rappresentano il 10,1% della popolazione di questa fascia di età. Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuiscono dello 0,4% (-52 mila unità) rispetto al mese precedente. Leggi tutto


Grecia. La crisi chiude le università

di articolotre.com – 01.08.12
L’accordo finale sul pacchetto di nuovi tagli alla spesa pubblica non è ancora stato raggiunto, ma in ogni caso è vicino. “Stiamo seguendo l’unica via che può mantenere la Grecia in Europa e lo stiamo cercando di fare con il minor sacrificio possibile, le misure saranno pronte ad agosto”, ha annunciato il portavoce del governo, Simos Kedikoglou. Sarà dunque un estate bollente per il popolo greco, già duramente colpito dall’austerità di questi ultimi anni. Intanto, secondo quanto riferito oggi dal quotidiano Kathimerini, un disegno di legge presentato ieri al Parlamento ellenico consentirà al governo di Atene di chiudere decine di università qualora scegliesse di ridurre la spesa pubblica anche in questo modo. Leggi tutto


L’Ilva e i lenzuoli delle donne. Per Taranto c’è una terza via: vivere

di Monica Lanfranco – 01.08.12
Quando Christa Wolf mise in bocca a Cassandra queste parole (tra uccidere e morire c’è una terza via: vivere) lo fece pensando alla guerra. Le donne dello Scamandro, lontane dal palazzo reale dove la natura era bandita, e con essa la vita, sapevano che era necessario, pena la fine dell’umanità, “combattere il male prima, quando ancora non si chiama guerra”. Una visione, questa, mai abbastanza valorizzata e praticata nella quale, negata la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti, non si nega invece il motivo del conflitto, ma lo si pone al centro, affinché lo si riconosca, lo si dipani e quindi si costruisca l’alternativa. Uso questa intuizione preziosa della studiosa tedesca per provare a ragionare sul drammatico caso di Taranto, città che da decenni vive l’atroce contrapposizione tra diritto al lavoro e diritto alla salute, identico dilemma vissuto anche in altri luoghi della penisola, (solo per citare i casi più noti nel tempo): l’Acna di Cengio, le acciaierie di Cornigliano, l’amianto di Casale Monferrato, il progetto Dal Molin, l’alta velocità in Val Susa, il terzo valico in Liguria. Leggi tutto


Il Cnb sull’obiezione di coscienza: diritto della persona

di Cinzia Sciuto – 01.08.12
Diciamolo chiaramente: di questo parere del Comitato nazionale di Bioetica sull’obiezione di coscienza non se ne sentiva proprio il bisogno. In un paese in cui la quasi totalità dei ginecologi si rifiuta di compiere interruzioni di gravidanza proprio dichiarandosi obiettore di coscienza, e in cui a causa di questi numeri abnormi sta diventando praticamente impossibile abortire in molte strutture pubbliche, il Cnb – organo consultivo del governo – pubblica un parere (approvato con il solo voto contrario e motivato di Carlo Flamigni) in cui difende a spada tratta l’obiezione di coscienza, conferendole il rango di diritto costituzionale. Di più: definendola addirittura un baluardo della democrazia a presidio dei “diritti inviolabili dell’uomo”. Leggi tutto


Giovani Comunisti. Documento approvato al Coordinamento nazionale

01.08.12
La crisi economica sta determinando effetti devastanti. I dati sulla recessione, sulla disoccupazione giovanile, sull’aumento della povertà e sull’incidenza dei contratti precari sul mercato complessivo del lavoro sono inequivocabili. 36% di disoccupazione giovanile, 4 milioni e mezzo di precari, più di 2 milioni di giovani senza lavoro e fuori dal ciclo della formazione, il 78% dei contratti attivati per i giovani nell’ultimo anno in forme precarie, una previsione di recessione fino (dicono il Fmi e Confindustria) al 2017. Il governo Monti – in questo quadro – è parte integrante del problema: è un governo di destra che fa politiche di destra, inique, classiste e recessive. Leggi tutto


Addio a Giuseppe Chiarante. Tutta la saggezza e le speranze degli anni ’60

di Rossana Rossanda – 01.08.12
Quel che è più triste dell’invecchiare è il perdere gli amici d’una vita. Quelli un poco più anziani di me se ne sono in gran parte andati, e anche diversi più giovani. Fra essi era Giuseppe Chiarante, Beppe, dal bel viso sereno e la voce tranquilla; lo conoscevo da non so quanto, più di mezzo secolo e abbiamo a lungo lavorato insieme, oltre che spartire le corse fuori porta, quando eravamo giovani e vispi settentrionali nella dorata Roma. Era l’amico e sodale di Lucio Magri, i due poco più che ragazzi della sinistra cattolica di Bergamo, negli anni ’50 la città più inquieta della enorme Democrazia cristiana. Erano una fronda, facevano insieme “il ribelle e il conformista”, avevano finito con l’iscriversi al Pci, assieme ai grandi, i deputati Mario Melloni, Fortebraccio, e Ugo Bartesaghi. Non erano soli, altri ne condividevano molte idee senza però fare il salto. E non potevano essere più diversi nel carattere: quanto Lucio era prometeico, asseverativo, ostinato, tanto Beppe era prudente, pur nell’autonomia delle scelte, dialogante, aperto anche al dubbio. Leggi tutto


Il rivoluzionario conservatore

di Alberto Burgio – 01.08.12
Nell’opera di Cesare Cases la coscienza di uno scacco radicale e un’incrollabile tensione alle tracce viventi di una realtà diversa. La seconda pagina della serie su figure e testi che hanno avuto un ruolo centrale nella cultura delle generazioni del Novecento. Ricordando Cesare Cases a due anni dalla morte (avvenuta a Firenze il 28 luglio del 2005), Claudio Magris ebbe a dire che la sua vita e la sua opera sono «un capitolo della nostra storia e del nostro destino». Queste parole non mi è mai riuscito di dimenticarle. Di quanti si potrebbe affermare altrettanto? E perché a proposito di Cases è possibile, persino necessario? Un capitolo «della nostra storia»: della nostra formazione, di un itinerario di letture e di pensieri e di esperienze che in altri tempi si sarebbero dette «spirituali». Fin qui ci siamo.Leggi tutto











Newsletter della Direzione di Rifondazione Comunista – Tel. 06 441821