Il comitato cittadino “Palermo solidale con il popolo curdo” promuove e organizza una due giorni di informazione e solidarietà internazionalista tra la Sicilia e il Kurdistan.
Yilmaz Orkan, rappresentante in Italia del Congresso Nazionale Curdo, sarà a Palermo per incontrare la cittadinanza e illustrare le drammatiche vicende del popolo curdo e raccontarne la vittoriosa resistenza contro l’espansionismo totalitario del cosiddetto “Stato Islamico”.
La due giorni servirà anche a lanciare la partecipazione palermitana alla prossima carovana solidale in Kurdistan sotto lo slogan: “Palermo va a Kobane!”.
Tra le richieste del comitato c’è anche l’immediata cancellazione del PKK, il Partito dei lavoratori del Kurdistan, dalla lista nera – statunitense, turca ed europea – delle organizzazioni terroristiche.
Di seguito, il programma dettagliato della due giorni e una breve sintesi degli avvenimenti.
In allegato, per ogni buon uso, la locandina delle iniziative.
Mercoledì 18 Febbraio
ore 10.00 Liceo Garibaldi – Assemblea studentesca: i ragazzi incontrano Yilmaz Orkan.
Giovedì 19 Febbraio
ore 10.00 – Palazzo delle Aquile: incontro con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
ore 10.30 – Aula Rostagno di Palazzo delle Aquile: conferenza stampa.
ore 18.00 – Ex Fonderia Oretea (p.zza Fonderia alla Cala): assemblea cittadina.
ore 20.30 – Booq (Vicolo della Neve all’Alloro): Cena sociale a cura di “Sucus Clan” e Concerto dei Trio Nahawand
Dopo quattro mesi di assedio, la città di Kobane, nel Kurdistan occidentale, è stata liberata dalla brutale aggressione dei miliziani fondamentalisti dello Stato Islamico.
Questa grande vittoria, frutto di una strenua lotta di resistenza, è stata conseguita dalle donne e dagli uomini curdi, organizzati nelle milizie popolari dell’YPG e dell’YPJ, direttamente collegati ai partiti che compongono il Raggruppamento delle comunità del Kurdistan.
Le milizie curde si sono battute coraggiosamente contro la violenza totalitaria dell’IS, lo Stato Islamico nato e cresciuto grazie alle potenze occidentali per la destabilizzazione di tutto il Medioriente. Nonostante il comportamento della Turchia, che in più occasioni ha agevolato i terroristi islamici, i curdi hanno resistito in questo nuovo, drammatico capitolo della loro secolare lotta per l’autodeterminazione. Una lotta che, per i suoi contenuti e i suoi metodi, costituisce un esempio virtuoso per tutti i popoli del mondo.
Infatti, in un’area devastata dal terrorismo di stato e dall’oscurantismo religioso, il popolo curdo sperimenta da molto tempo, nel “Confederalismo democratico”, nuove forme di autogoverno e democrazia dal basso in cui laicità, parità di genere, solidarietà e giustizia sociale rappresentano “una “terza via” scomoda e insopportabile per tutti i signori della guerra.
La lotta, ovviamente, non è finita: bisogna continuare l’autodifesa, ricostruire sulle macerie di questo scontro violentissimo, ridare mezzi di vita e di speranza alle migliaia di profughi che hanno dovuto lasciare le loro case.
Palermo solidale con il popolo curdo
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