La segreteria federale del PRC, riunitasi il 13 dicembre, ha affrontato in una approfondita discussione, cui hanno partecipato anche i rappresentanti eletti nelle istituzioni e i segretari dei circoli, l’esame della evoluzione del quadro politico locale, anche alla luce degli avvenimenti di carattere nazionale.
Proprio in considerazione degli eventi consumatisi nel corso degli ultimi mesi in campo nazionale (referendum su accordi del 23 luglio, manifestazione nazionale del 20 ottobre contro la precarietà e per un nuovo welfare, nascita del PD, stati generali della sinistra dell’8 e 9 dicembre, verifica programmatica con il governo per gennaio sullo stato di attuazione del programma), viene interpretato positivamente il percorso intrapreso con gli stati generali della sinistra, tappa necessaria della ricostruzione di una presenza forte di un soggetto della sinistra italiana, che freni e contrasti la deriva moderata e centrista impressa al quadro politico con la nascita del PD e con il corrispondente tentativo che, pur in maniera confusa, si sta determinando nello schieramento del centrodestra.
Il PRC è impegnato a fondo nell’opera di costruzione di un nuovo soggetto della sinistra plurale e ambientalista, che interpreti le istanze di giustizia sociale, di equità e di solidarismo che provengono dal mondo del lavoro e della precarietà (vera e propria emergenze e piaga sociale dell’attuale modello economico), dai movimenti per la difesa dei beni comuni e contro le politiche di guerra.
Il Prc in questo percorso di costruzione mantiene la propria autonomia di partito e la propria identità comunista, ritenuta vitale e necessaria per la stessa possibilità di espressione del nuovo soggetto della Sinistra, che sia al tempo stesso forza influente negli equilibri istituzionali e di governo, ma che continui a mantenere nel proprio DNA l’aspirazione ad una società più giusta, non rinunciando quindi alla battaglia per la costruzione di un’alternativa di società, fondata sulla giustizia sociale, sulla pace, sulla difesa dell’ambiente e la sottrazione dei beni comuni a qualsiasi logica di mercato e di profitto.
Per e nel raggiungimento di tale obiettivo il Prc ritiene il governo uno strumento e non l’unico fine della propria azione politica, poiché si può interpretare tale ruolo rivoluzionario e trasformatore della società attuale anche dall’opposizione.
In concreto RC pur considerando orizzonte strategico della propria azione politica a breve e medio termine il confronto e il dialogo con le altre forze del centrosinistra e con il PD, ritiene necessario vincolare tale confronto e dialogo ad impegni programmatici precisi e non derogabili.
Sullo stesso orizzonte si colloca l’azione politica che il PRC (e la Sinistra unitaria) ennese sta svolgendo da alcuni mesi e intende svolgere per il futuro sul piano locale.
Proprio sul piano politico locale vanno registrate e segnalate, tuttavia, le ipoteche pesanti che provengono dall’azione dell’amministrazione provinciale in primis e da settori del PD alla possibilità di prosecuzione di un costruttivo e leale rapporto di alleanza tra le forze politiche che diedero vita all’Unione.
La prosecuzione rinnovata e il rilancio di tale alleanza è stata incrinata con atti dell’amministrazione provinciale che non abbiamo condiviso e che abbiamo denunciato.
Ma quel che più rileva è che è il fondamento della politica del centrosinistra ennese, a guida DS e Margherita in passato ed oggi del PD, che risulta non più riproponibile nei metodi e nella sostanza della azione politica per come da essi interpretato negli ultimi anni, con un accelerazione negativa nel corso dell’ultimo quinquennio.
L’attuale centrosinistra o si rinnova in direzione di una maggiore trasparenza e di una gestione della cosa pubblica non al servizio di logiche affaristiche e clientelari su: rifiuti, acqua, università,gestione e programmazione dello sviluppo del territorio, oppure, nel parossismo di conservazione del controllo del potere, è destinato a compiere la sua parabola di forza neocentrista, che per molti versi già lo contrassegna con la nascita del Pd, fondando la sua azione politica unicamente sul trasversalismo gestionale della cosa pubblica e su una commistione tra affari, politica e gestione clientelare del potere.
Il PRC affronterà le prossime scadenze politiche con spirito libero perseguendo l’obiettivo di un rinnovamento della politica locale e di un salto di qualità del centrosinistra, confrontando le proprie proposte programmatiche con tute le forze sane e democratiche del territorio, che sulle principali questioni aperte: gestione dei beni comuni(acqua, rifiuti, ambiente), università, sviluppo locale, lavoro e lotta alla precarietà, sanità,legalità e lotta alla mafia, etica della politica e questione morale, vogliono intestarsi una originale proposta fuori dagli schemi dell’attuale ingessatura di gestione del potere e che guardi alla costruzione di un nuovo centrosinistra, depurato dagli attuali elementi di arroganza e di pervasività affaristico clientelare.
Su questa base il PRC rivolge un appello alle forze vive e sane del territorio,agli intellettuali, al mondo dell’associazionismo libero, alle forze del mondo del lavoro non rassegnate e ad ogni cittadino di buona volontà, per unirsi in un comune lavoro che avvii un percorso di riscatto e di affrancamento del nostro territorio e per la elaborazione e costruzione di una proposta politico-programmatica da confrontare nelle prossime scadenze amministrative.
Segreteria provinciale PRC-Enna
Da vivienna del 18/12/2007

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