Le affermazioni di Silvio Berlusconi sono l’ennesima offesa del premier nei confronti di tutti gli italiani e di tutte le italiane: evidenziano un’idea della donna che la pone sullo stesso livello del mobilio o delle auto d’epoca e reiterano la concezione che il Presidente del consiglio ha dell’omosessualità, come se si trattasse di una malattia.
Che queste idee siano presenti in larghi tratti del Paese è, di per se, grave. Che il presidente del consiglio le utilizzi per farsene schermo è francamente troppo!

Le parole son pietre e dal Presidente del Consiglio  sono state scagliate pietre in pieno volto a tutti e a tutte noi al di la dell’orientamento sessuale e del genere; queste pietre fanno male, sono il materiale con cui, in questi anni, Berlusconi ha edificato la sua idea di società, non sono quindi semplici battute o volgarità estemporanee.
La società di Berlusconi fa delle donne corpi inanimati, accessori d’arredamento, utili solo come strumento di relax. La società del Berlusconismo è una società feroce che si scaglia con violenza, fisica e verbale, sulla comunità lgbtq.

Un’aggressione che si manifesta anche nella pretestuosa chiusura del Blow Up i cui locali, tra l’altro, ospitano la sede di Arcigay Palermo, contribuendo a creare una città in cui la chiusura dei luoghi e degli spazi di partecipazione diventa uno degli elementi che consento il tracimare, proprio, della cultura berlusconiana.

Per questo diciamo
RIAPRIAMO IL BLOW UP, CHIUDIAMO CON L’OMOFOBIA

SIT-IN DAVANTI ALLA PREFETTURA DI PALERMO IN VIA CAVOUR

VENERDI’ 5 NOVEMBRE ALLE ORE 17

Coordinamento STOPOMOFOBIA Palermo