di Achille Bonifacio per prcenna.it
La marcia verso la democrazia autoritaria è inarrestabile, , ma quello che più inquieta è che ci si sta arrivando con il consenso degli italiani. Berlusconi sta facendo di tutto per fuoriscire dalla democrazia costituzionale ma gli italiani lo hanno votato. Brutto segno: significa che nel nostro Paese pare diffondersi e svilupparsi una voglia autoritaria. Quando un Paese rinuncia alla democrazia si preparano giorni infausti per tutti.
Allo stato delle cose non sembrano rassicuranti le strategie del PD atte a contrastare con efficacia questo disegno autoritario, se si accettano le norme sulla giustizia e sul semi-presidenzialismo senza garanzie.
Ma lo stato attuale della sinistra non sembra dare segni di ripresa politica convincente. La frammentazione e le divergenze tra le varie organizzazioni alla sinistra del PD continua a produrre guai seri e forse irreparabili alla ricomposizione unitaria e adeguata di una sinistra anticapitalista e socialista. Tanto più che , anche da quest’altra sponda, sembra emergere l’idea dell'<<homo novus>>, del <<grande padre>> come risolutore di tutti i mali che ci affliggono.
Si pensa alle elezioni del 2013 e naturalmente al <<leader>> capace di bloccare la deriva autoritaria in corso, come se fosse possibile da questa posizione cambiare la cultura e il <<senso comune>> con cui Berlusconi ha plasmato le menti della gente.
Quali i compiti, allora, per una sinistra realmente propositiva e proficua in grado di dare risposte valide ai problemi che assillano la società contemporanea e alle classi lavoratrici?
Certo le riisposte non sono così facili e non di rapida attuazione. E’ necessario soprattutto tentare di superare l’ “ideologia” berlusconiana>> con lla riproposizione di una nuova <<rivoluzione culturale>> e pensare meno alle elezioni. Certo bisogna ripensare forma e contenuti per un processo di ricostituzione del tessuto unitario della sinistra anticapitalista. Bisogna riconsiderare e aggiornare dove è opportuno farlo, alcune categorie marxiane alla luce delle nuove acquisizioni della civiltà contemporanea, globalizzata e tecnologica.
Ma stenta ancora una sia pur minima volontà di avviare un discorso serio in questo senso, procede invece l’illusione elettorale di una rivincita <<leaderistica>>. Brutto segno anche questo…!

di Achille Bonifacio per prcenna.it
La marcia verso la democrazia autoritaria è inarrestabile, , ma quello che più inquieta è che ci si sta arrivando con il consenso degli italiani. Berlusconi sta facendo di tutto per fuoriscire dalla democrazia costituzionale ma gli italiani lo hanno votato. Brutto segno: significa che nel nostro Paese pare diffondersi e svilupparsi una voglia autoritaria. Quando un Paese rinuncia alla democrazia si preparano giorni infausti per tutti.
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