Cambio di direzione nella Federazione provinciale di Rifondazione Comunista, con un nuovo segretario di prestigio e le elezioni dei delegati al Congresso Nazionale (delegati: Bonsignore Romeo, Cilio Salvatore) e regionale (delegati Cilio Salvatore, Torregrossa Vincenzo, Scarciotta Liro e Culora Settimio).
Il direttivo provinciale di Rifondazione Comunista di Caltanissetta, dopo aver espresso soddisfazione per l’andamento del congresso e ringraziato per l’attività politica svolta dal precedente Segretario provinciale Bonsignore, il quale per ragioni personali da tempo aveva annunciato la non disponibilità a ricandidarsi, ha eletto come nuovo segretario provinciale il Compagno Salvatore Cilio, da sempre dirigente provinciale e regionale del PRC, già Presidente in passato del Consiglio della Provincia Regionale di Caltanissetta e attualmente impegnato nel movimento contro la costruzione del M.U.O.S. di Niscemi, votato all’unanimità dai membri del direttivo della Federazione, precede la prevista ristrutturazione organizzativa, con l’intento di proseguire, con incisività, l’azione politica sul territorio, consci dei propri limiti strutturali i quali, non ci hanno mai impedito di essere promotori o di trovarci sempre in prima linea a sostegno delle diverse vertenze a tutela dei lavoratori, dei precari e della dilagante disoccupazione, a tutela dell’ambiente, dei migranti,del disagio sociale in genere, contro la Mafia e contro ogni sfruttamento.
Dagli interventi da parte degli iscritti e da quelli dai numerosi ospiti (partiti, movimenti ed associazioni) è emerso come il governo Monti, facendo leva sulla paura, ha applicato in sintonia con la Merkel e la Bce politiche drasticamente recessive, ha firmato il Fiscal Compact, introdotto il pareggio di bilancio in Costituzione e ha prodotto uno scardinamento del welfare, del sistema pensionistico e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori con la manomissione dell’articolo 18. Il governo Letta da parte sua, giocando la carta della rassicurazione, sta procedendo alla manomissione della Costituzione e ad un gigantesco piano di privatizzazioni.
Il combinato disposto dell’azione di questi due governi è il tentativo di attuare un ridisegno complessivo dell’Italia che viene giustificato dall’emergenza economica e dalla necessità di rispettare i vincoli europei: meno democrazia, meno welfare, precarizzazione integrale del lavoro e bassi salari, puntando a chiudere definitivamente il ciclo politico e sociale aperto dalla lotta partigiana e culminato nelle lotte degli anni ’70.
Oltre ad una profonda analisi sulla crisi che coinvolge direttamente il nostro territorio, primo nelle amare classifiche della disoccupazione giovanile, infrastrutture, del disagio sociale etc, è stato al centro del dibattito congressuale l’evidente nesso che vi è tra la costruzione del MUOS a Niscemi e le tragedie che quotidianamente si consumano nel canale di Sicilia, due facce della stessa medaglia.
Il MUOS, oltre a minacciare la salute dei siciliani, continua a rendere la nostra una terra belligerante, poiché lo stesso è un moderno sistema di telecomunicazioni satellitare della marina militare statunitense,che servirà per il coordinamento capillare di tutti i sistemi militari statunitensi dislocati nel globo, in particolare per l’uso dei droni, aerei da guerra senza pilota; mentre le tragedie che quotidianamente si consumano nel canaledi Sicilia spesso sono il prodotto della disperata fuga dai luoghi di conflitto.
Proprio queste riflessione hanno indotto il neo segretario Cilio e Bonsignore a produrre un Ordine del Giorno, votato ad unanimità dall’assemblea provinciale del Congresso, dal titolo “Sicilia Terra di PACE e ACCOGLIENZA contro il MUOS” che verrà sottoposto alla platea del IX Congresso Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista del 6, 7 e 8 dicembre 2013 a Perugia.
Il Responsabile Organizzazione e Comunicazione PRC
Federazione di Caltanissetta
Romeo Bonsignore