MANIFESTAZIONE PER LA CASA ED IL LAVORO DI SABATO 19 DICEMBRE COMUNICATO ADESIONE RIFONDAZIONE COMUNISTA
Il Partito della Rifondazione Comunista, Federazione di Messina, condivide e sostiene i contenuti della piattaforma della manifestazione di giorno 19 Dicembre indetta dall’Unione Inquilini e dal Comitato Operai Disoccupati.
Il diritto al lavoro, e quindi a un reddito, e il diritto all’abitare, sono due diritti fondamentali di ogni essere umano, pesantemente minacciati dalla crisi in atto, ma “I SOLDI CI SONO” , solo che sono accaparrati da uno strato sempre più esiguo di privilegiati, che si appropria della ricchezza socialmente prodotta.
Per contrastare tale situazione occorrerebbe che il governo nazionale varasse misure a favore degli investimenti e dell’occupazione, la redistribuzione dei redditi anche attraverso forme di reddito garantito, il rilancio dell’edilizia popolare e misure penalizzanti la rendita edilizia (cioè la concentrazione di enormi proprietà edilizie in poche mani, che per lucrare non immettono sul mercato, o immettono in condizioni di monopolio, un numero elevatissimo di appartamenti, così che i prezzi degli affitti e delle vendite si mantengono artificiosamente molto più elevati dei reali livelli di mercato).
Messina ha sempre avuto uno dei principali motori occupazionali nel lavoro edile, spesso però malamente impiegato in operazioni speculative di saccheggio del territorio e imbarbarimento del tessuto urbano. Oggi è possibile rilanciare un grande piano occupazionale impiegando il lavoro edile nel recupero del dissesto delle colline, nella prevenzione del rischio sismico, per la rigenerazione delle periferie e per il recupero del patrimonio abitativo rappresentato da alloggi e edifici abbandonati.
MENTRE SEMPRE PIU’ PERSONE, AVENDO PERSO IL LAVORO, SI TROVANO A DORMIRE PER STRADA, POCHI PROPRIETARI HANNO CENTINAIA DI CASE SFITTE E VI SONO EDIFICI PUBBLICI E PRIVATI ABBANDONATI CHE SPROFONDANO NEL DEGRADO E NELL’INCURIA.
In questo scenario le amministrazioni locali, sebbene schiacciate dai meccanismi di stabilità europei imposti a cascata dai governi nazionali sui territori, possono ancora fare molto per attutire la precarietà abitativa nelle città o quantomeno per inserire dei tasselli importanti all’interno delle politiche abitative.
In particolare sottoscriviamo quanto richiesto dagli organizzatori, nella piattaforma posta a base della manifestazione, alla Giunta Accorinti, per uscire da una modalità d’intervento che, anche a causa dei limiti della Regione Sicilia, si è rivelata finora episodica e insufficiente rispetto alle necessità:
1. La Giunta Comunale potrebbe cercare di avanzare politiche di autorecupero e autocostruzione, prevedendo che gli immobili in disuso vengano ristrutturati da cooperative no profit di inquilini che mettono a disposizione la loro forza lavoro al fine di incrementare la dote di Edilizia Residenziale Pubblica.
2. Potrebbe costruire di volta in volta accordi di programma con il demanio al fine di reperire alloggi da assegnare prioritariamente ai morosi incolpevoli, agli assegnatari, o agli sfrattati (art.26 comma 1 e comma 1 bis del decreto legge 133/14), e utilizzare i fondi del Decreto del Ministero e delle Infrastrutture e dei trasporti del 30 gennaio 2015 per recuperare ai fini abitativi gli immobili confiscati alla criminalità organizzata e destinarli alle categorie sociali più svantaggiate e prioritariamente ai soggetti nei cui confronti è stato emesso provvedimento esecutivo di rilascio, così come stabilito dall’art. 1 comma 3.
3. “Punire” lo sfitto che produce una lievitazione dei prezzi del mercato degli affitti a causa delle leggi della domanda e dell’offerta, attraverso lo strumento fiscale. Secondo l’osservatorio immobiliare nel mese di ottobre a Messina è presente un totale di circa 7321 annunci immobiliari in vendita e 2651 in affitto, con un indice complessivo di 40 annunci ogni 1000 abitanti. Pertanto è necessario requisire temporaneamente alloggi sfitti a chi possiede più di tre alloggi vuoti sul territorio comunale, non possiamo accettare che si occulti la funzione sociale della proprietà privata prevista dall’art. 42 comma 2 e 3 della Costituzione;
4. Raggiungere accordi per politiche di housing sociale con i proprietari di casa, così come previsto dalla 431/98, costituendo agenzie di solidarietà affitti;
5. Convertire parte delle botteghe di proprietà IACP o comunali in abitazioni.
Come militanti del PRC siamo consapevoli, peraltro, che a fianco alla crisi economica viviamo una crisi della politica e della democrazia che rende tutto più difficile. A un modello di sviluppo economico centrato su una diseguaglianza sempre maggiore e sull’impoverimento dei ceti medi, all’appropriazione di quote di ricchezza socialmente prodotta da parte di un’élite sempre più ristretta, hanno fatto da contraltare il peggioramento delle condizioni di lavoro e il sequestro della democrazia, iniziato nel 1994 con la riforma maggioritaria del sistema elettorale e portata quasi a compimento dal governo Renzi con le sue c.d. riforme istituzionali e costituzionali.
La morte della democrazia per come l’abbiamo conosciuta, che vive a Messina una condizione tra il drammatico e grottesco con le ultime vicende concernenti il Consiglio Comunale, è la cornice necessaria al trionfo dell’oppressione economica. Solo la lotta può spezzare, o almeno incrinare, la gabbia dentro la quale sono imprigionati i bisogni sociali insoddisfatti.
Salutiamo quindi con entusiasmo questo importante momento di unità nella lotta per la casa e il lavoro di inquilini e operai edili.
INVITIAMO PERTANTO TUTTI I CITTADINI A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DALL’UNIONE INQUILINI E DAL COMITATO OPERAI DISOCCUPATI PER GIORNO 19 DICEMBRE ALLE ORE 16,30 CON PARTENZA DA PIAZZA ANTONELLO.
Federazione di Messina del Partito della Rifondazione Comunista Il segretario provinciale Alfredo Crupi
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