IL 15 OTTOBRE TUTTE E TUTTI A ROMA

ASSEMBLEA

3 OTTOBRE ORE 18

PIAZZA UNIVERSITA’

CATANIA

Grandi movimenti di massa percorrono l’Europa, dalla Spagna alla Grecia. Rivolte popolari mutano il volto del sud del Mediterraneo. Gli uni e le altre trovano le loro ragioni nella insopportabilità delle condizioni di vita che la mancanza di democrazia e la gestione neoliberista della crisi impongono ai Paesi.

Gli indignados spagnoli, attraverso le loro mobilitazioni sono riusciti a delegittimare il Governo e l’intera classe dirigente della Spagna, sperimentando e proponendo forme di democrazia diretta e dal basso. Hanno proposto, per il 15 ottobre, una manifestazione europea che unifichi le lotte a livello continentale contro l’uso capitalistico della crisi economica. Una crisi che è il frutto delle politiche neoliberiste che hanno determinato l’impoverimento dei lavoratori, la crescita della disoccupazione, l’attacco allo Stato Sociale (istruzione, sanità, pensioni, assistenza…).

All’approfondirsi della crisi il Sistema finanziario europeo e mondiale (FMI, BCE…) vuole rispondere con l’intensificazione di quelle stesse politiche che l’hanno determinata e con lo strangolamento degli Stati del Sud dell’Europa (Grecia, Italia, Spagna, Portogallo…).

In Italia alla politica dei tagli selvaggi si accompagna la determinazione delle classi dominanti di cancellare ogni spazio democratico: articolo 8 e eliminazione di fatto dei contratti nazionali, deregolamentazione del mercato del lavoro, attacco ai beni comuni cancellando l’esito del referendum sull’acqua, mutamenti eversivi della Costituzione, tutto al fine dichiarato di ridurre il debito pubblico.

Il debito pubblico non lo abbiamo contratto noi e non dobbiamo pagarlo.

Dobbiamo al contrario, fuori da ogni logica di unità nazionale, usare la crisi per riconquistare ed ampliare spazi e poteri per le classi subalterne.

Patrimoniale, lotta all’evasione fiscale, democrazia diretta, democrazia nei luoghi di lavoro, reddito sociale, unità tra lavoratori, precari e disoccupati, tra italiani e migranti. Unità tra i movimenti europei ed i movimenti del sud del mediterraneo.

Molti e molte di noi, diversi nelle pratiche e nelle culture politiche, lavoreremo perché il 15 ottobre sia l’inizio di un grande processo che muti lo stato di cose presenti.

Di questo discuteremo in piazza Università, dalle ore 18, il 3 ottobre 2011.