Il 20 Gennaio 2010 la Commissione Lavoro della Camera ha approvato un emendamento al disegno di legge 1441 quater che garantirebbe l’assolvimento dell’obbligo scolastico anche nei canali di Apprendistato dall’età di 14 anni. Mentre gli alti stati europei stanno progressivamente elevando l’obbligo scolastico a 18 anni, per garantire un’istruzione elevata e gratuita per tutti, il Governo Italiano torna sui passi tracciati dalla Moratti: con l’apprendistato si può prendere un titolo di studio, due anni di lavoro saranno come un biennio sui banchi di scuola. L’apprendistato è una tipologia di contratto, questo vuol dire che lo studente può andare a lavorare dai 14 anni in poi e può seguire dei corsi formativi. Anziché frequentare un biennio sui banchi si potrà entrare in catena di montaggio, il ritorno dello sfruttamento minorile sarà un dato di fatto. La scuola si sta trasformando sempre più maggiormente in un luogo che forma solo su singoli settori, un posto da cui escono lavoratori la cui conoscenza sarà in un sol campo e ricattabili dalla precarietà la quale impone, invece, una cultura ampia e poliedrica, una cultura per persone che si sappiano reinventare nel corso della vita e per cittadini, non solo per futuri lavoratori sfruttati. Ora lo sfruttamento lavorativo entra nella vita delle persone all’età di 14 anni, con uno stipendio da fame e delle spese a carico dell’azienda pari a zero. Ci chiediamo: chi ci guadagna? Dalla formazione ci dovrebbero guadagnare gli studenti, dall’apprendistato ci guadagneranno solo le imprese. L’Unione degli Studenti ribadisce la sua idea di scuola multifunzionale, capace di trasmettere conoscenze di base al fianco di una forte professionalizzazione, una scuola che liberi l’uomo da ogni catena. Per noi la formazione avviene principalmente a scuola, una scuola di massa e di qualità.
VECCHIONI: Mi sembra molto sciocco. Le dichiarazioni del cantautore.
FIRENZE, 23 GEN – «Mi sembra molto sciocca questa cosa. Ai ragazzi bisogna dare un’istruzione fino a 17-18 anni e devono essere anni di istruzione. Lasciamo perdere quindi il fatto di lavorare a 16 anni invece di studiare». Lo ha detto il cantautore Roberto Vecchioni, commentando il ddl sul lavoro in discussione in Parlamento, che ha avuto il via libera dalla Commissione lavoro della Camera, e che apre alla possibilità di assolvere all’ultimo anno dell’obbligo con l’apprendistato.
Il ‘professor’ Vecchioni ha ricevuto oggi, nel Salone dè Dugento di Palazzo Vecchio, il premio letterario internazionale ‘Carlo Betocchi-Città di Firenzè. «Parlavo proprio a dei ragazzi l’altro giorno in una scuola durante un’occupazione – ha detto ancora Vecchioni, a margine della cerimonia – e dicevo, citando Barack Obama, che i ragazzi devono studiare. Obama si è rivolto ai ragazzi di un college nel Vermont e ha detto: ‘Bisogna studiare, non perchè dovete sapere queste cose, ma perchè studiare è un metodo per allenarsi alla vita; e senza cultura non si fanno passi, non si va avanti», ha concluso.

il cantautore Roberto Vecchioni