Stamani abbiamo tenuto una conferenza stampa per illustrare la richiesta di scioglimento del consiglio comunale di Palagonia. Alla fine del comunicato pubblichiamo il testo della lettera che presenteremo personalmente al Prefetto di Catania Dott. Vincenzo Santoro.
Dal quadro probatorio dell’inchiesta “Iblis” della procura di Catania emerge palesemente il ruolo svolto dal potere mafioso nella pubblica amministrazione di Palagonia. Le elezioni amministrative del 2008 hanno visto un intervento diretto, organizzato e organico dei referenti della famiglia Santapaola. Emergono chiare collaborazioni organiche tra chi gestì politicamente la tornata amministrativa, il consigliere provinciale Sangiorgi e il deputato Fausto Fagone, e il potere mafioso rappresentato da Costanzo e Di Dio. Le elezioni amministrative, che portarono alla elezioni dell’attuale sindaco Calanducci, dovevano garantire una continuità alla gestione del potere. Una gestione che negli anni precedenti aveva alimentato il potere mafioso tramite appalti pilotati, gestione di beni comuni e servizi.
Dall’inchiesta “Iblis” emerge il ruolo di alcuni consiglieri comunali eletti nel 2008, che rappresentavano la diretta espressione di quel potere mafioso e che dovevano garantire la continuità con l’esperienza della giunta Fagone(2003/2008). Cambiava il Sindaco, ma gli equilibri dovevano restare intatti!
Dalla stessa inchiesta emerge che il “patto” elettorale fù garantito dall’asse Fagone/Lombardo. Il governatore della Sicilia, peraltro indagato nella stessa inchiesta, partecipò attivamente alla scelta del candidato sindaco. A nostro avviso questo è uno degli aspetti che la procura di Catania non ha ancora affrontato nella maniera opportuna. I contatti diretti tra i fratelli Lombardo e i “presunti” referenti di Cosa Nostra nel calatino(Di Dio/Barbagallo/Basilotta ecc) sono stati più volte evidenziati dal quadro probatorio dell’inchiesta e dalle testate giornalistiche. Una forza poltica ha il compito di denunciare i rapporti tra il potere politico e quello mafioso, ma stà alla procura agire con la massima trasparenza e senza sconti per nessuno. Aspettiamo fiduciosi che gli organi competenti facciano luce sugli aspetti più “politici” dell’inchiesta “Iblis”.
A nostro avviso esistono le condizioni per lo scioglimento e il commissariamento degli organi rappresentativi del comune di Palagonia. Gli elementi sono più che sufficienti perchè mostrano il chiaro intento dei poteri mafiosi di piegare ai propri interessi l’attività della Giunta palagonese.
La lettera che presenteremo al Prefetto di Catania
Partito della Rifondazione Comunista, Federazione di Catania, Via S. Orsola 30
Al Signor Prefetto di Catania
Dott. Vincenzo Santoro
Egregio Signor Prefetto,
come Partito della Rifondazione Comunista esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per gli episodi giudiziari, resi pubblici da tutte le testate giornalistiche nazionali e locali, che stanno coinvolgendo ancora una volta il comune di Palagonia.
Pur rispettosi del principio di presunzione d’innocenza, sancito dalla nostra Costituzione, siamo convinti che, ove fosse confermato il quadro indiziario dell’inchiesta “Iblis”, ci troveremmo davanti a un quadro amministrativo che non è riuscito ad essere impermeabile ai poteri mafiosi e al malaffare.
Le vicende giudiziarie che stanno coinvolgendo l’ex sindaco e deputato regionale On Fagone e il consigliere provinciale Sangiorgi, hanno portato alla luce presunte infiltrazioni del potere mafioso sulle attività amministrativa nel comune di Palagonia.
Dalle schede e dalle intercettazioni contenute nell’ordinanza di custodia cautelare, emerge infatti la possibilità che sia l’attività precedente al 2008(sindacatura Fagone), sia la elezioni amministrative del giugno 2008(Sindacatura Calanducci), siano state fortemente influenzate dal potere criminale e mafioso
Per tali ragioni sollecitiamo un Suo intervento, finalizzato ad acquisire tutta la documentazione relativa ai procedimenti giudiziari in corso e a prendere visione di tutti gli atti del Consiglio comunale e della Giunta, dai quali poter desumere il reale stato di sudditanza dell’Amministrazione palagonesi ai poteri criminali. Riteniamo altresì legittima tale richiesta, a seguito della pubblicazione delle intercettazioni ambientali e dei filmati dei Carabinieri, che mostravano il chiaro intento dei poteri mafiosi di piegare ai propri interessi l’attività della Giunta palagonese.
Infine le chiediamo di verificare le condizioni, legislative e politiche, per procedere allo scioglimento del Consiglio comunale di Palagonia per gravi infiltrazioni mafiose.
Profondamente preoccupati per lo stato ed il futuro delle nostre istituzioni, confidiamo in un Suo intervento per garantire il diritto di tutti i cittadini palogonesi ad essere rappresentati da un’amministrazione che, indipendentemente dal colore politico, sia al di sopra di qualsiasi sospetto di connivenza o, come sembra emergere dalle indagini, di organicità al potere mafioso.
Con ossequio
Il direttivo del Partito della Rifondazione Comunista – Circolo di Palagonia
Valerio Marletta – consigliere provinciale Rifondazione Comunista


Pierpaolo Montalto – segretario provinciale Rifondazione Comunista