I risultati del primo turno delle elezioni siciliane sono stati molto diversi da quelli nazionali.
La ragione appare evidente gettando lo sguardo appena al di là dello stretto: le sfolgoranti affermazioni del Centrosinistra a Napoli e a Milano sono la prova che quando si riesce a impostare una piattaforma comune, SI VINCE.
In Sicilia – dove la sinistra da decenni non riesce a sfondare – è ancora più necessaria l’unione. E’ quindi molto strano che questa semplicissima osservazione, ora confermata dai deludenti risultati di molti comuni importanti, come ad esempio Bagheria, non abbia indotto IDV e SEL ad accettare l’invito di presentare liste insieme alla Federazione della Sinistra, che peraltro non ha fatto mai mancare il proprio appoggio anche quando non era presente con il proprio simbolo.
Il sogno (o l’illusione?) che bastasse il nome di un leader prestigioso quale è indubbiamente il compagno Vendola si è infranto sulla rigida legge dei numeri e di quel 5% che priva larga parte dell’elettorato di quella rappresentanza che la Costituzione dovrebbe garantire a tutti i cittadini.
Diciamo agli amici e ai compagni di SEL e IDV che non è tempo di perseguire irreali sogni egemonici. L’alternativa si costruisce a partire dai programmi: questo è necessario per battere il centro destra. Milano e Napoli insegnano che senza la partecipazione di tutte le forze della Sinistra, anche di quella definita “radicale”, non si può costruire alcuna alternativa.
Ci auguriamo che quella mano che avevamo teso prima delle elezioni non venga respinta. E’ stato dimostrato in tutta Italia, a dispetto dell’oscuramento mediatico nei nostri confronti, operato dalle reti della tv di stato e padronali e da alcune testate giornalistiche – come la debenedittiana Repubblica – che esistiamo e che il nostro 4 per cento è essenziale per vincere.
Palermo, 31 maggio 2011
Federazione di Palermo del Partito della Rifondazione Comunista