Il MUOS di Niscemi all’ordine del giorno dell’ultima seduta del Consiglio Provinciale di Enna. Tra i tanti e importanti argomenti trattati dal Consiglio Provinciale, ha avuto spazio e attenzione la problematica del MUOS, alla ribalta nella cronaca siciliana ormai quotidianamente. La mozione sul MUOS è stata presentata dal consigliere provinciale Salvatore Cacciato della Federazione della Sinistra. Invitati in aula i rappresentanti del Comitato di Niscemi ed ennese. “Niscemi, capitale del carciofo, vicinissima a Gela e ai confini delle province di Enna e Ragusa, è proiettata già nel futuro delle guerre stellari – si legge in una nota del comitato ennese- Un’inchiesta de L’Espresso di alcuni mesi fa, consultabile con appena un click su internet, ha mostrato foto e prove di quello che non è mai stato detto alle popolazioni locali ma concertato segretamente dai governi, italiano e americano, senza neanche informare i rispettivi parlamenti. Si tratta della costruzione della quarta stazione nel mondo (le altre tre sono in posti desertici) del Mobile User Objective System, MUOS, che a Niscemi sta già vedendo la costruzione di tre grandi antenne circolari con un diamestro di 18 metri e due torri radio di 150 metri, una stazione terrestre di telecomunicazioni satellitari che permetterà a breve alle forze armate USA di comunicare con i comandi e i centri di controllo ovunque essi si trovino. Il Muos di Niscemi fa parte di un sistema di comunicazioni che, dal 2015, permetterà al comando Usa di tenere i contatti con tutte le sue unità militari sul pianeta. Potenza e velocità di trasmissione inimmaginabili – riferiva L’Espresso – Nessuno può valutare il rischio di questa cappa radio globale, perché non esiste nulla del genere: in pratica, si tratta della stessa connessione dei telefoni di ultima generazione, ma con una capacità di trasmettere dati in quantità enormi e con velocità mai vista. E soprattutto senza bisogno dei ripetitori: solo quattro antenne per arrivare ovunque.” Il rappresentante del Comitato di Niscemi ha illustrato ai consiglieri e alla giunta provinciale come il MUOS, in via di ultimazione, si trovi all’interno della sughereta di contrada Ulmo, definita, per la ricchezza di flora e fauna, Sito di Interesse Comunitario e, pertanto, soggetta a tutti i vincoli previsti dalla normativa. Eppure, nascosta nella rigogliosa vegetazione, si estende per 144 ettari, sin dal 1991, la base militare della marina americana con 41 antenne verticali per le telecomunicazioni satellitari, in attesa di completare l’installazione della quarta stazione al mondo del MUOS. Il Consiglio Provinciale di Enna, su richiesta di alcuni consiglieri, ha ritirato la mozione presentata dal consigliere Cacciato per portare nelle varie commissioni la problematica del MUOS, con i suoi molteplici risvolti come la pericolosità delle onde elettromagnetiche. Una decisione apprezzata dai rappresentanti dei comitati interessati alla diffusione della conoscenza sul MUOS di Niscemi. I consigli provinciali di Ragusa e Caltanissetta, e di tanti comuni del comprensorio, hanno già espresso la loro contrarietà alla stazione satellitare e all’occupazione militare della sughereta. Venerdì 27 luglio, presso il Centro Sociale Liardo di Niscemi, l’amministrazione comunale niscemese, contraria all’installazione, incontrerà cittadini e rappresentanti delle forze politiche siciliane sul MUOS, mettendo a disposizione dei bus navetta, a fine dibattito, per permettere ai partecipanti di recarsi presso la sughereta dove fervono i lavori all’interno della base militare.

Antonella Santarelli