La grave situazione dei trasporti marittimi delle isole minori, al pari di tante altre vicende negative che ci hanno coinvolto come cittadini e isolani e contro le quali si protesta spesso senza però voler specificare chi debba assumersene la paternità, ha invece un nome e un cognome: si chiama Raffaele Lombardo ed è il risultato dell’ultimo, scellerato atto del suo governo – un taglio ai finanziamenti integrativi per i vettori privati – che si aggiunge agli infelici tentennamenti in materia di trasporto pubblico (l’eutanasia della Siremar), al carosello di assessori al ramo che si sono avvicendati senza nemmeno avere il tempo di comprendere le finalità della loro delega, e – in generale – a una spregiudicata stagione politica che non ha tralasciato occasione per penalizzare la realtà delle piccole isole e mortificare i diritti dei loro abitanti. Da tempo chiediamo che il governatore Lombardo si dimetta e che i suoi alleati, ed ex-alleati, abbiano la decenza di assumersi la responsabilità politica e morale di una lunga serie di errori e di misfatti, dei quali dovranno rispondere – si spera, a breve – agli elettori.
Nel frattempo, siamo convinti della necessità di forme di protesta collegiali, ma anche di una forte presa di posizione contraria alle misure finanziarie adottate dalla Regione da parte della nuova amministrazione comunale. Siamo solidali con le iniziative promosse da associazioni di categoria – la raccolta di firme per la class action indetta da Codacons, la consegna delle licenze da parte degli associati di Federalberghi – ma altre iniziative ci sembrano destinate a rimanere nel limbo del nostro piccolo microcosmo, pur se ispirate a riferimenti esterni – come quello di Capri – perché puntualmente svuotate di concretezza politica e, soprattutto, impostate su forme di lotta blande o scarsamente incisive; a Capri, vogliamo ricordare, si è coraggiosamente scelto di occupare i mezzi di trasporto, unico modo per ottenere la necessaria visibilità mediatica.
In tema di iniziative promosse dalle forze politiche locali, pertanto, ritieniamo fondamentale sia la reale condivisione e concertazione delle modalità e delle finalità, sia che la nuova amministrazione assuma pienamente il ruolo che la comunità le ha assegnato, dando un chiaro segnale di discontinuità rispetto all’atteggiamento supino che ha caratterizzato – negli anni – la politica di quella precedente, soprattutto in materia di trasporti.
Il coordinamento de “La Sinistra”