tratto da http://www.malgradotuttoweb.it/favara-e-antonio-palumbo-lago-della-bilancia-del-ballottaggio/
L’exploit del segretario provinciale di Rifondazione Comunista fa gola ai due schieramenti. Ma Palumbo, intervistato da Giuseppe Piscopo, afferma: “Per un nostro coinvolgimento diretto devono cambiare scenari politici, rivisitazione di programmi, azzeramenti di giunte nominate. Stando all’attuale situazione non vediamo governabilità in tutti e due gli schieramenti”.
“Sono stato sempre a contatto con la gente –ci dice Antonio Palumbo nel corso di una nostra intervista– in oltre 20 anni di attività politica. Ho avuto più visibilità in questi 5 anni di consiliatura. Ma, credetemi, il bagaglio di conoscenze sulla mia città l’ho riempito in lunghi anni di militanza coerente in uno schieramento. Senza saltimbanco o opportunismo per un posto al sole”.
Non è facile condurre una intervista con Palumbo. Il telefono squilla continuamente, tra complimenti per il risultato ottenuto e una domanda che sta diventando un tormentone in queste ore negli ambienti politici, nei bar e per le strade della cittadina chiaramontana: cosa farà Palumbo al ballottaggio? Prenderà una posizione bel precisa o ritornerà nel suo impianto di distribuzione per continuare ad ascoltare la città e continuare battaglie civili fuori dal Palazzo? Abbiamo subito “capovolto” l’intervista partendo non dall’analisi del voto, dato ormai passato alla storia, ma a quello che succederà da oggi al fine settimana.
Anna Alba sfida Gabriella Bruccoleri: nell’imminente turno di ballottaggio qual è la tua posizione?
Mentre parliamo il telefono continua a squillare continuamente. Gente comune ed operatori politici sono quasi “connessi” con il nostro taccuino. Chiedono le stesse cose.
“Un altro problema è dato dalla composizione del nuovo consiglio comunale. Ci sarà una stabilità governativa, che la legge vuole con il premio di maggioranza, o alcuni consiglieri, come nel passato, giocano nel balletto maggioranza-opposizione a seconda delle tematiche trattate? Sono questi gli scenari che non ci fanno vedere orizzonti limpidi”.
Ma i tuoi 3000 voti che strada prenderanno?
“Non pensiamo di dare indicazioni dirette di voto. Anche perchè l’altro schieramento non ci dà affidabilità di governo. La gente ha votato Movimento 5 stelle per protesta, a prescindere dal programma, dal candidato a sindaco o agli assessori designati. E poi, in caso di vittoria dei grillini, in consiglio comunale entreranno 14 nuovi consiglieri, senza una minima esperienza. Ed in politica invece la conoscenza e l’esperienza è importante”.
Antonio Palumbo è in tenuta di lavoro. Indossa solo la camicia con il marchio della casa petrolifera. Ma paradossalmente, e noi siamo stati testimoni oculari, telefonicamente è “tirato” per la giacca da operatori politici dei due schieramenti.
Ma è possibile un tuo coinvolgimento nella compagine di Anna Alba, anche se per i 5 stelle gli apparentamenti politici non sono ammessi per statuto?.
“Non è vero. A Ragusa hanno vinto grazie all’ingresso in giunta di un esponente di una lista di sinistra, nominato vicesindaco. Ma per il momento, lo ribadisco, non c’è nessuna possibilità di coinvolgimento mio diretto”.
Porta chiusa in “faccia” sia ad Alba che alla Bruccoleri, o minimi spiragli aperti, per rispetto anche di chi ti ha votato e spera in un tuo ingresso a palazzo di Città’?
“Ripeto. Per un nostro coinvolgimento diretto devono cambiare scenari politici, rivisitazione di programmi, azzeramenti di giunte nominate. Stando all’attuale situazione non vediamo governabilità in tutti e due gli schieramenti”.
Ed allora cosa farai per i prossimi 5 anni?
“Quello che ho sempre fatto. Presenza tra la gente, lotte referendarie, campagne per i beni comuni. Non più solo con un gruppetto di vecchi compagni, ma con tanta gente che ci ha promesso di restare accanto”.
Ma ci può essere una novità che già da domani potrebbe cambiare il destino politico del segretario provinciale di Rifondazione Comunista?
“Siamo in febbrile attesa sui riscontri dei verbali delle varie sezioni. Siamo vicinissimi alla soglia del 5 per cento per far scattare un nostro seggio, che mi permetterebbe di continuare a fare le battaglie nell’Aula Falcone Borsellino. Siamo al 4.93%, abbiano attualmente 989 voti di lista, ma in molte sezioni hanno fatto palesi errori. Mancano una decina di voti per far “scattare” il seggio. Se non escono dalla verifica siamo pronti a fare il ricorso al Tar per il conteggio delle schede. Abbiamo assistito in tante sezioni ad operazioni confusionarie, metodi diversi di attribuzione di voti, che hanno penalizzato tutti i candidati. Tanti voti sono stati annullati con superficialità da presidenti non all’altezza del delicato compito, nominati last minute dopo le dimissioni di oltre 10 presidenti nominati dal Tribunale. In una sezione specifica, le operazioni si sono concluse addirittura nel tardo pomeriggio del lunedì, ed abbiamo assistito una condotta di attribuzione delle preferenze e dei voti di lista con metodi differenti con il passare delle ore. E tutto ciò non è stata una bella pagina di democrazia”.