Da controlacrisi.org | POLITICAINTERNAZIONALE | Autore: fabio sebastiani

 

Il leader greco Samaras gioca alla roulette, e punta tutto sul “nero”. Ieri l’annuncio dell’anticipo delle elezioni presidenziali è stata la classica tegola per l’Europa, che ha bruciato 270 miliardi, ovvero quasi l’intero importo a regime del cosidetto piano Juncker e il solito tonfo per la borsa di Atene, che ha lasciato sul terreno il 12%. Il voto presidenziale e’ molto delicato per Atene e per l’intera area euro, in quanto la maggioranza che sostiene Samaras e’ di 154 voti e per eleggere il presidente ne servono almeno 180. Ventisei voti che di fatto creano lo spazio di manovra a Samaras per giocare d’anticipo su tre fronti: Troika, parlamentari e Syriza, che è il partito dato come vincente dai sondaggi alle politiche. Se non si raggiungera’ la maggioranza qualificata nelle prime tre votazioni, la legge impone elezioni anticipate che si svolgerebbero il 18 gennaio e a inizio febbraio.E’ come se Samaras avesse intimato a Bruxelles “ora vi facciamo vedere il caos che siamo capaci di armarvi”. Un piccolo assaggio per dare la possibilità a tutti di prendere le misure. Il presidente del Consiglio ha candidato Stavros Dilmas, 73 anni, un ex ministro degli esteri ed ex commissario Ue, che non raccoglie affatto l’unanimità, ma è abbastanza accreditato negli ambienti giusti per non perdere del tutto il filo della trattativa sul debito. E qui la partita con la Troika, che fino a pochi giorni fa era finita in un vicolo cieco: “Siamo ligi al dovere, ma voi non eccedete nelle richieste, che per noi sarebbero ingestibili”. A Parigi, nei negoziati con Fmi, Ue e Bce il Governo greco si era visto chiedere un nuovo salasso di tre miliardi. Troppo per affrontare il rischio di elezioni anticipate. E così l’idea di giocarsi tutto alla roulette.
Secondo la stampa greca, il messaggio del premier a Tsipras, e a quei settori della maggioranza che potrebbero essere tentati dallo sgambetto, è chiaro: “Se volete il caos, andiamo pure alle urne. Ma se volete assumervi le vostre responsabilità, votate per il candidato del governo”. “L’unico punto sul quale possiamo concordare con Samaras è la data delle elezioni”, ha tagliato corto il leader di Syriza. Secondo Giuseppe Sersale, stragegist di Anthilia Capital Partners, nella sua neswletter quotidiana Lampi di colore, Samaras, con la decisione di ieri, mira a “cercare di sbloccare un impasse con Bruxelles per l’erogazione della tranche del bail out e alla successiva concessione di una linea di credito per assistere l’uscita del Paese dal programma. Poiché le negoziazioni con la Troika non portavano a nulla, Bruxelles ha concesso alla Grecia una proroga tecnica di due mesi per permettergli di ricompattare l’esecutivo”.”L’incombere delle presidenziali a febbraio – prosegue Sersale – rendeva impossibili le trattative tra la Troika e il governo greco, bloccando l’erogazione dei fondi. Il colpo di mano di Samaras mira a risolvere la questione a dicembre, per poi negoziare l’assistenza a inizio 2015, senza più l’incubo delle politiche. Ma il rischio è che le maggioranze qualificate si rivelino irraggiungibili e quindi si vada alle politiche lo stesso”. Samaras, il cui governo conta sul supporto di 155 parlamentari sembra sperare che lo spettro delle politiche con le casse statali vuote convinca i 45 parlamentari indipendenti o di partiti minori a fornirgli i 25 voti mancanti. Oppure che convinca successivamente gli elettori a confermare l’esecutivo in essere. I mercati non sembrano condividere la sua fiducia.Source: Controlacrisi