>>> SCARICA IL DOSSIER

Le condizioni di degrado e di abbandono del cimitero comunale sono sotto gli occhi di tutti. Le gravissime responsabilità vanno addebitate a questa Amministrazione comunale colpevole non solo per i non voluti interventi strutturali ma perchè manifesta una insensibilità- che non può trovare alcuna giustificazione – nei confronti  di un luogo verso cui va portato concretamente rispetto per la sua  solenne sacralità. I pochissimi dipendenti assegnati cercano di mantenere un quotidiano livello di decoro che tuttavia risulta insufficiente in quanto altri sono i problemi da risolvere.

Né si può tacere che, ad esempio, per il 2011 è stato previsto un introito di circa 500 mila euro a fronte di impegni per circa 20 mila. Dunque sul cimitero vengono investite modestissime somme per acquisto di beni e prestazioni di servizio a fronte di notevoli introiti soprattutto per la vendita dei loculi cimiteriali. Nessuna spesa  per la sua strutturazione, funzionalità, sicurezza.

Né sono mancate, nel tempo sul  Cimitero, gli interventi del nostro Partito (interrogazioni e lettere aperte) indirizzate all’Amministrazione Lo Biundo SENZA AVERNE MAI RICEVUTO RISPOSTA.

Citiamo le ultime tre in ordine di tempo:

1) Lettera aperta alle emittenti locali del 20 agosto 2010 con la quale sottolineavamo:

a) la mancanza di illuminazione COMPRESA QUELLA VOTIVA;

b) il dissesto di buona parte della viabilità;

c) il mancato restauro degli antichi loculi;

d) il mancato funzionamento degli ascensori;

e) la necessità di una macchina spazzatrice da assegnare al personale  per rispondere giornalmente ed adeguatamente alle necessità di un cimitero che si è notevolmente espanso.

2) Interrogazione al Sindaco dell’1 agosto 2011 con la quale si denunciava la sottrazione di alcune fontanelle e alcune delle quali mai rimesse al loro posto;

3) Interrogazione del 19 settembre 2011 sull’utilizzo dell’area di rispetto  antistante il Cimitero (lato Alcamo) usata quale discarica per materiali inerti risultanti dagli scavi relativi alla realizzazione di un collettore fognario. In precedenza avevamo denunciato l’uso dell’area da parte di allevatori privati che utilizzavano la citata area per l’allevamento di cavalli.

La situazione ad oggi si è notevolmente aggravata. Questi circa quattro anni di amministrazione Lo Biundo hanno fatto precipitare i problemi che si sono incancreniti  per cui se non si interviene radicalmente il Cimitero di Partinico diventerà uno dei luoghi simbolo del degrado cui è stata ridotta la nostra città.

ELENCHIAMO I PROBLEMI PIU’ GRAVI:

1) CAMERA MORTUARIA

Questa costosa opera realizzata dalla Giunta Giordano è in stato di abbandono. Il suo soffitto ha bisogno di interventi immediati per le notevoli infiltrazioni di acqua che ne danneggiano quotidianamente l’interno. Le attrezzature di cui è dotata non sono state mai utilizzate;

2) INGRESSO CIMITERO NUOVO (lato mare)  

Esiste un corpo di fabbrica in stato di abbandono e degrado  che con un modesto intervento economico può trasformarsi in uffici cimiteriali dentro cui allocare personale ed attrezzature. In questo modo i cittadini potrebbero rivolgersi, per le loro necessità, direttamente  ai dipendenti e avere informazioni e disbrigo delle pratiche relative ai vari servizi.

3) VIABILITA’

La stragrande maggioranza dei viali  interni (soprattutto quelli del Cimitero nuovo) sono dissestati, presentano avvallamenti pericolosi anche per l’acqua che vi ristagna soprattutto in inverno;

4) EDICOLE FUNERARIE DI NUOVA COSTRUZIONE

Vi sono diffuse all’interno del cimitero, soprattutto quello di recente costruzione, edicole funerarie i cui lavori sono stati iniziati e mai definite nella loro funzionalità. Ciò che appare assai grave è che molte di queste presentano delle botole dentro cui si andranno a trasferire le ceneri dei defunti per far posto, nel tempo, ad altre tumulazioni. Queste botole aperte costituiscono un problema per la sicurezza soprattutto dei bambini che frequentano il cimitero con i loro parenti;

5) ASCENSORI  E SCALE INTERNE PER ACCEDERE AI LOCULI DI PIANI SUPERIORI

Nessuno degli ascensori che collegano i piani superori dei loculi nel nuovo cimitero, sono funzionanti. E le antiche scale di accesso ai piani superiori dei vecchi loculi costituiscono pericolo perché i gradini che sono cosparsi di muffe e di muschio e presentano notevoli infiltrazioni d’acqua; lo stesso pericolo  presentano le scalinate di accesso dall’antico cimitero  a quella parte sopraelevata e sviluppatasi sul lato Palermo;

6) AREA CONTIGUA AL MURO DI RECINZIONE DEL CIMITERO LATO ALCAMO

Si tratta di un’ampia area tra il muro di recinzione (lato Alcamo) e le ultime cappelle funerarie. L’area è in uno stato di abbandono e di degrado ed è divenuta una vera e propria discarica per inerti e altro materiale di risulta dei lavori realizzati dal personale e dalle imprese che operano all’interno del cimitero. La destinazione di quest’area, dal PRG del Cimitero, è di AREA  A VERDE.

7) AREA DI RISPETTO DEL CIMITERO LATO ALCAMO  

Quest’area è stata sempre lasciata in uno stato di abbandono per cui nel tempo è diventata:

a) parcheggio abusivo durante le giornate dell’1 e 2 novembre;

b) area per allevamento di cavalli;

c) discarica per materiale di risulta proveniente dai lavori comunali di realizzazione di un collettore fognario; 

8) FONTANELLE: sulla vicenda delle fontanelle è stata data adeguata informazione ai cittadini. Alcune di queste non sono state più collocate mentre altre, non nuove, hanno preso il posto di quelle collocate in via Bari;

9) VIABILITA’ DI ACCESSO AL CIMITERO: l’accesso al cimitero “nuovo”  per quanti provengono dalla statale 113 oltre ad essere indecoroso rappresenta un vero e proprio problema di transito per il dissesto di tutta l’area attigua. Profonde sono le buche disseminate lungo il percorso che diventano ancora più pericolose quando si riempiono d’acqua piovana. Ancora più pericolosa la stradella che lo costeggia sul lato monte e che collega l’ingresso del vecchio al nuovo cimitero.

 PER ULTIMO VOGLIAMO COMPLETARE QUESTO DESOLANTE QUADRO RIGUARDANTE IL NOSTRO CIMITERO  denunciando lo stato di abbandono non solo di tante cappelle funerarie di antica costruzione ma soprattutto  di due illustri concittadini:

– LA CAPPELLA CHE OSPITAVA LE SPOGLIE DELLA BEATA PINA SURIANO 

– LA TOMBA DELL’ILUSTRE STUDIOSO GIOVAN BATTISTA GRASSI PRIVITERA