Inchiesta Nuova Ionia arresti nel traffico dei rifiuti
La laboriosa operazione scattata all’alba di oggi, 10 gennaio 2013, nell’area jonico-etnea di Catania ha visto scattare ben 27 avvisi di custodia cautelare con accusa di associazione mafiosa, traffico di rifiuti, traffico di stupefacenti, associazione a delinquere e traffico di armi. In aggiunta truffa aggravata a danno di diversi enti pubblici.
Il blitz della Dia e della Procura di Catania ha messo le mani su mafia e rifiuti, annoso tema che da anni affligge questo territorio. La vicenda da tempo sotto gli occhi di tutti, pareva non esistere solo per alcuni sindaci.
I 27 avvisi di custodia cautelare hanno visto scattare le manette anche per numerosi esponenti del clan Cintorino, alcuni già in carcere, come il boss Roberto Russo, 48 enne in carcere dal maggio 2012 per associazione mafiosa. Come infatti dichiara il procuratoreSalvi, che cura le indagini: “Tutto è iniziato con l’arrestato avvenuto nei mesi scorsi, era il maggio del 2012, di Russo direttore del personale della Aimeri. Da lì, iniziano una serie di escalation di danneggiamenti all’azienda”. Russo ricopriva l’incarico di capocantiere dell’Aimeri Ambiente sul territorio. Aimeri Ambiente, del gruppo Milanese BiancaMano, è la ditta che gestisce i rifiuti nell’Ato Jonia Ambiente nella provincia di Catania,aggiudicandosi l’appalto con il minimo del ribasso, essendo l’unica a presentarsi alla gara d’appalto. In seguito all’arresto di Russo erano, casualmente, avvenuti diversi attentati ai danni di Aimeri Ambienti dal taglio delle gomme degli automezzi nella rimessa di Piedimonte Etneo, alle varie manomissioni nel deposito di Maletto e infine il vasto incendio al deposito mezzi di Giarre che aveva boicottato e interrotto la raccolta integrata dei rifiuti.
L’arresto di Russo, assieme allo storico capomafia Giuseppe Garozzo, ha sin da subito puntato i riflettori sulla questione. Un provvedimento restrittivo per associazione a delinquere semplice è stato emesso per alcuni dipendenti dell’Aimeri Ambiente: Alfio Acquino, di 60 anni, Francesco Caruso, di 48 anni, e per l’ex direttore per la Sicilia orientale della società, Alfio Agrifoglio, di 59 anni. Lo stesso reato è contestato a Roberto Palumbo, di 53 anni, responsabile tecnico della discarica di Sicilia Ambiente Enna, e al coordinatore dello stesso sito di Val Dittaino, Gaetano La Spina, di 44 anni, e a un dipendente del Comune di Fiumefreddo di Sicilia e ex lavoratore dell’Ato Joniambiente di Giarre, Giuseppe Grasso. Il reato di traffico di rifiuti è indubbiamente il tema centrale della questione, che allarga i confini territoriali sino ad Enna e Milano.
La Procura di Catania ha disposto perquisizioni nei confronti di altri 16 indagati, fra i quali amministratori e funzionari pubblici. Intanto arriva notizia che perquisizioni nei vari comuni serviti dal servizio di Aimeri Ambiente sono stati perquisiti per cercare informazioni e tracce, anche in merito al servizio prestato da diverse ditte specializzate alla raccolta rifiuti, oltre l’Aimeri Ambiente. Nonostante tutto Aimeri Ambiente e il gruppo Biancamano interviene nella serata di oggi per smentire ogni coinvolgimento nella questione in corso, garantendo “la più totale estraneità rispetto alla vicenda, considerandosi con tutta evidenza parte lesa ed annunciando la propria costituzione in giudizio come parte civile”.Non se la sente di garantire per le 4000 mila persone alle sue dipendenze, e chiaramente non possono garantire per l’operato doloso di qualche dipendente. Infatti dichiara: ”le persone colpite dai provvedimenti giudiziari sono dipendenti ed ex dipendenti con mansioni di secondo piano e che comunque risponderanno personalmente dei reati per i quali sono accusati, alcuni reati addirittura completamente estranei all’attività svolta dalla società”. “Infine – si legge in una nota – si evidenzia che l’equivoco sul presunto coinvolgimento dell’azienda, diffuso erroneamente da alcune fonti di informazione, comporta già da ora un danno gravissimo per Aimeri ambiente che si riserva di agire per la piena tutela dei propri diritti e della propria immagine”.
La società Aimeri Ambiente si dice“pronta a garantire, come sempre, la massima disponibilità a collaborare con le Autorità competenti per fare luce sulle gravi vicende di cui ancora, tuttavia, non conosce nel dettagli i particolari”.
Intanto trapela che il sindaco di Mascali, dott. Filippo Monforte, è ricaduto in fallo con l’accusa “corruzione e favoreggiamento” per la quale la Procura di Catania aveva chiesto l’arresto. Assieme a lui un assessore Rosario Tropea, lavori pubblici, e un dirigente di settore Bruno Cardillo. Il GipMarina Rizza ha respinto la richiesta di arresto, ma le indagini continuano. Il dott. Monforte replica: “Non ho alcun collegamento con il mondo dei rifiuti”. Intanto le intercettazioni telefoniche in mano agli inquirenti dimostrano tutt’altro: il sindaco avrebbe “accettato da Roberto Russo, gestore della citata cooperativa, la promessa di assunzione, con varie modalità, di soggetti dai medesimi segnalati, costituente utilità non patrimoniale idonea a consolidare la rispettiva posizione politica”
In una intercettazione nei confronti di Russo, ad opera della Dia , nell’ottobre del 2008: l’assessore Tropea e il dirigente Cardillo a bordo di una vettura del comune di Mascali mentre visitano il territorio alla ricerca di microdiscariche, numerose solitamente sul territorio mascalese e non solo. Gli interlocutori discutono delle spese da sostenere per la rimozione dei rifiuti e la ripulitura delle aree, specificando i costi dei mezzi e del personale da impiegare, le giornate necessarie al completamento del servizio ed il sistema retributivo più conveniente per il Comune. A questo punto Tropea e Cardillo commentano la necessità di stilare un elenco di fornitori, invitando Russo a proporre la relativa domanda, nella veste di gestore della cooperativa Alkantara 2001.
Pensare che solo pochi mesi fa il dimissionario presidente del consiglio Biagio Susinniaveva apostrofato il sindaco Monforte come colui che “Aveva pagato il suo debito con la giustizia…la società l’aveva premiato e perdonato”. Monforte, già sindaco a Mascali di centrodestra, aveva avuto già guai con la giustizia diversi anni fa.
Il vicino comune di Giarre risulta tra quelli nell’occhio del ciclone, dove stamani gli inquirenti hanno acquisito atti e materiale relativo a gare di appalto e affidamenti vari sulla questione rifiuti: Il sindaco dott.ssa Teresa Concetta Sodano: “A quanto ne so hanno preso i contratti delle gare d’appalto, ma noi non abbiamo un rapporto diretto con l’Aimeri, bensì con la società Jonia Ambiente“. Nonostante il procuratore Salvi ha parlato di indagini in corso in tutti i Comuni, con particolare attenzione su Giarre e Mascali, il sindaco giarrese afferma di “non sapere nulla dell’inchiesta” ed esclude ch
In merito all’accusa di inerzia, la Sodano replica: “Ho presentato un esposto alla Procura per i disservizi nella raccolta di questi mesi e abbiamo fatto una guerra di segnalazioni, non si può certo dire che da parte nostra ci sia stata acquiescenza”. Pochi mesi fa il sindaco Sodano dichiara a Ctzen: “Parlavo con uno degli arrestati solo per segnalargli i disservizi”, in occasione della Manifestazione Antimafia tenutasi a Maggio 2012 a Giarre. “Russo era dipendente anche della ditta Busso che si occupava del servizio dei rifiuti prima dell’Aimeri. Ogni tanto gli telefonavo per segnalargli disservizi, ma era una persona gentile”.
Intanto oggi sul noto sito www.sudpress.it che si occupa di giornalismo di inchiesta era apparsa la lista con i nomi del 16 dirigenti indagati per l’operazione Nuova Ionia, ma subito dopo è stato oscurato dalla medesima redazione, senza ancora fornire spiegazioni.
Evidentemente in questi giorni si farà ancora chiarezza sulle indagini e altri nodi verranno al pettini per spiegare come sia stato possibile in questi anni arrecare disservizi al pubblico servizio di raccolta rifiuti a fronte di numerosi aumenti della TARSU e un palese rimpiattino di responsabilità e negazione di evidenti disservizi e appalti confusi e controproducenti. Ciò basterà a spiegare anche un presunto potere di Aimeri sui territori?
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