Egr. Direttore,

l’Assessore Giovanni Pantaleo con la intervista di ieri a Lei  rilasciata ha tentato con le sue argomentazioni  di arrampicarsi, come si suole dire, sugli specchi  offendendo  l’intelligenza dei cittadini . E visto che della vicenda “fontanelle” se ne ha voluto assumere in prima persona la responsabilità che il nostro Partito non gli aveva attribuito perché noi riteniamo che le responsabilità degli atti amministrativi, anche degli Assessori, sia specificatamente del Sindaco che li nomina, allora è necessario parlar ancora più chiaro.

Pantaleo, che  ha sfacciatamente ammesso d’avere nottetempo  trafugato  le fontanelle nuove del Cimitero per sostituirle con dei vecchi e decrepiti arnesi da tempo abbandonati all’addiaccio, ha tentato una impossibile quanto puerile giustificazione.

Dichiara Pantaleo: “le fontanelle del Cimitero erano malconce ed andavano restaurate per cui le abbiamo rimosse e sostituite con fontanelle ancora più obsolete che prima o poi andranno restaurate”. Ma non era più semplice e meno dispendioso lasciare le fontanelle del cimitero lì dove si trovavano e portare in via Bari le fontanelle obsolete, ovviamente restaurate?  L’Assessore, forse,  pensava di farla franca credendo che nel Cimitero i morti non vedono, non  sentono, non parlano o peggio che anche  lì  non ci fossero comunisti che rappresentano l’ossessione non solo di Pantaleo ma dell’intera Giunta comunale. Ma invece  i  comunisti a Partinico ci sono e quando hanno governato la città lo hanno fatto con risultati eccellenti ed ampia, riconosciuta  moralità e quando non governano, come oggi, si sostituiscono alle loro incapacità ed inettitudini . Basta vedere come i Comunisti con quale senso civico si occupano dell’ex arena Lo Baido che loro hanno lasciato al degrado e all’abbandono. E i Comunisti anche da morti,  continuano a vedere, sentire, parlare esattamente come facevano da vivi. E hanno detto chiaro e tondo che mai nella storia politica  scalcagnata di questa città si era arrivato a tanto. Quel che colpisce è come costoro non si rendano conto non solo di avere profanato un luogo sacro ma, vantandosene,  di avere anche violato le leggi dello Stato. Nessun amministratore, deve essere chiaro a Pantaleo o a chicchessia, si può permettere di sottrarre al Cimitero o ad  altro luogo pubblico un bene acquistato specificatamente per quel luogo e per quelle finalità utilizzandolo  altrove. Si tratta di reato che si configura come abuso di potere anche se vogliamo tranquillizzare l‘assessore che non abbiamo intenzione di sporgere alcuna denuncia alla magistratura nei suoi confronti. E non certo perché siamo omertosi o partinicoti  quanto perché a noi basta che di  queste nefandezze ne siano stati informati i nostri concittadini.

Grazie per l’ospitalità e buon lavoro.

Partinico 4 agosto 2011

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

CIRCOLO “Peppino Impastato” di Partinico