Sebbene sia davanti agli occhi dei cittadini come la situazione causata dai disservizi della Società APS, ”Acque potabili Siciliane”, sia diventata il manifesto esempio di quel che significa la privatizzazione di servizi essenziali come l’erogazione dell’acqua potabile, il Sindaco Lo Biundo continua a tergiversare rispetto alla soluzione da dare alla vicenda. Nessuno conosce il risultato del parere legale che il Sindaco avrebbe da tempo richiesto al fine di procedere con la rescissione del contratto con la Società e ritornare alla gestione diretta, e meno che mai fare inserire nei lavori del Consiglio comunale quella necessaria modifica allo Statuto, così come ha fatto la stragrande maggioranza dei Comuni siciliani, per dichiarare “l’acqua bene comune e patrimonio dell’umanità e che il suo accesso rappresenta un diritto che non può essere assoggettato a norme di mercato”.
Né possiamo dimenticare come la proposta del nostro Partito per l’indizione di un referendum tra i cittadini perché l’acqua ritornasse nelle mani del Comune ha sempre trovato il no del Sindaco. Lo Biundo, che all’atto del suo insediamento, come sua prima, significativa ed interessata iniziativa, consegnò gli impianti del nostro acquedotto alla Società, oggi insieme ad altri Sindaci che fecero la stessa cosa, insegue l’APS alla ricerca di soluzioni da dare ai disservizi e allo sfascio che la privatizzazione ha creato. Né si occupa più di tanto della situazione che si è venuta a creare durante la stagione estiva per quel che riguarda i disservizi collegati alla irrigazione dei terreni per l’agricoltura né di sapere e dunque vigilare sulla quantità di acqua che l’AMAP preleva giornalmente dall’invaso il cui livello si abbassa ogni giorno di più con gravi conseguenza per il futuro della nostra agricoltura. Il nostro Partito si rivolge a quei consiglieri comunali che, come noi, reputano non più sostenibile una politica fatta di pressappochismo e dilettantismo che impedisce alla nostra città di superare la grave crisi nella quale in questi anni di gestione di un raffazzonato centro destra, è precipitata.
Partinico 18 settembre 2010
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
circolo “Peppino Impastato” di Partinico