Dopo lo scalpore suscitato da un’intervista del vice Questore della Polizia di Stato di Partinico che confermava l’esistenza di indagini su voto di scambio alle ultime elezioni comunali, ci siamo molto stupiti del rumore suscitato dalle parole del dott. Siragusa. Non ci hanno minimamente scalfito, invece, gli attacchi degli squallidi difensori d’ufficio dell’attuale sindaco. Pare infatti che il ruolo di coloro che fanno le pulci all’amministrazione da qualche tempo è brillantemente svolto dal gruppo consiliare Cambiamo Partinico, ovvero per dirla con le parole del Sindaco da due “ragazzini irresponsabili” i quali, ben lontani dal fare le belle statuine nell’aula consiliare, si danno da fare per portare fuori dalle segrete stanze le magagne che l’amministrazione e i suoi comitati sostenitori cercano disperatamente di nascondere.
Ci dicevamo stupiti dunque, e perché mai? Perché stupirsi di qualcosa che avevamo da tempo ampiamente denunciato? C’è chi intende la competizione elettorale come un momento di confronto, anche duro ma onesto; chi ha rispetto della dignità dell’elettore e non intende carpirne la volontà in modo disonesto. In campagna elettorale c’è chi invece promette di tutto e di più, chi approfitta delle difficoltà economiche degli elettori per fare promesse di posti di lavoro ad esempio in fantomatici centri commerciali chi, in buona sostanza, non si fa scrupoli di abbindolare le persone utilizzando l’antica ma sempre efficace arma del ricatto del posto di lavoro.
Lo abbiamo detto e ripetuto in moltissime occasioni, lo diremo e lo ripeteremo ogni qualvolta avremo notizia di manovre occulte atte ad inquinare sia le competizioni elettorali future che, come abbiamo dimostrato in un recente passato, graduatorie pubbliche manovrate “ad usum delphini”!
La nostra storia politica ci ha insegnato che le denunce che contano veramente sono le denunce politiche, quelle che mettono in discussione alla radice ogni forma di ingiustizia sociale eretta a sistema; ma di fronte ad uomini che usano la politica nella migliore delle ipotesi per fare carrierismo di basso profilo e nella peggiore di arricchirsi a spese della collettività, avvertiamo forte il dovere della denuncia se non altro per provare a mettere in moto un circolo virtuoso capace di inceppare quel meccanismo che da sempre garantisce a questi omuncoli di fare il bello e il cattivo tempo: il clientelismo becero!
In questo senso giudichiamo positiva l’iniziativa della locale Polizia di Stato che, almeno questa volta, sembra voler capirne di più riguardo alle dinamiche che la fanno da padrone durante le competizioni elettorali delle nostre zone. Perciò auguriamo loro un buon lavoro nella speranza che possa iniziare una nuova stagione in cui nessuno possa permettersi impunemente di farsi beffe dei bisogni delle persone per trarne squallidi vantaggi personali.
Rifondazione Comunista circolo “PEPPINO IMPASTATO” PARTINICO