Il Partito della Rifondazione comunista – Federazione della Sinistra sostiene lo sciopero generale dei lavoratori agricoli e forestali e aderisce alla manifestazione regionale che si terrà venerdi 27 aprile a Catania.
La riforma del mercato del lavoro del governo Monti-Fornero, nel colpire cinicamente le prestazioni sociali (pensioni, sanità, enti locali), si abbatte contro il sistema delle tutele previdenziali e pensionistiche dei braccianti agricoli, fino a prevedere la cancellazione dell’assegno di disoccupazione.
Assieme allo svuotamento dell’art. 18, al rifiuto di farsi carico degli “esodati”, all’assenza di qualsiasi intervento a sostegno dell’occupazione giovanile e della stabilizzazione del precariato, all’annuncio, per il futuro, di licenziamenti di massa anche nel Pubblico Impiego, le misure liberiste del governo, e delle forze che lo sostengono, condannano la Sicilia e il Mezzogiorno al baratro economico, al sottosviluppo, ad una condizione marginale, bacino terziario e di consumi, a territorio militarizzato per i futuri conflitti nell’area mediorientale.. Le vicende della Fiat di Termini, della Cesame, dell’Anic di Gela, sono drammaticamente illuminanti.
Occorre mettere radicalmente in discussione le politiche comunitarie, della Bce, del governo nazionale e di quello regionale.
Serve una politica di investimenti pubblici in agricoltura, nel settore industriale e dell’energia (fotovoltaico), di sostegno al reddito e ai salari.
Si proclami lo sciopero generale nazionale, si mandi a casa il governo dei banchieri e della speculazione finanziaria.
La segreteria regionale siciliana del Prc/Fds