Dichiarazione di Paolo Ferrero, Segretario nazionale PRC-SE
Quest’oggi sono salito anch’io sul tetto del Provveditorato di Roma, in via Pinciani, per solidarizzare con il Coordinamento nazionale dei precari della scuola in lotta. “Salire sui tetti” non solo non è inutile, come pensa e dice il ministro Gelmini, ma anzi è e resta l’unico modo che ha il movimento dei precari di farsi sentire e vedere in tutt’Italia. Il ministro Gelmini, inoltre, con la sua decisione di concedere aumenti e assunzioni “a macchia di leopardo”, in Italia, cerca di dividere il movimento, elargendo concessioni regione per regione, e di distruggere la scuola pubblica, aprendo a quella privata e classista. L’unica cosa da fare, invece, è quella di unire le strade della riconferma di tutti gli insegnanti precari che, nel 2008, hanno avuto una cattedra assegnata in via temporale annuale, e della stabilizzazione per decreto di tutti i precari del mondo della scuola, dell’università e della ricerca.
I precari della scuola, a partire dal Coordinamento nazionale del precari, hanno in ogni caso tutto il nostro pieno appoggio, la nostra solidarietà e la nostra presenza attiva e fattiva in tutte le loro sacrosante lotte.