COMUNICATO STAMPA. Il CIRCOLO PEPPINO IMPASTATOPRC MESSINA SULLA PRESENZA DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI ALLA PARATA DELLA BRIGATA AOSTA

Il circolo Peppino Impastato del PRC Messina, da una nota giornalistica che riprende un comunicato dal sito dei Congedati della Brigata dei parà Folgore, viene a conoscenza che in occasione dell’evento per dare un saluto ai militari della Brigata Aosta in partenza per l’Afghanistan dove guideranno la missione di guerra Nato, oltre ad essere presenti il Prefetto di Messina, l’on. Ardizzone dell’Udc per la Regione e l’assessore comunale Sebastiano Pino con fascia tricolore e delega del sindaco Renato Accorinti), era presente pure ” un gruppo di minori stranieri non accompagnati, attualmente ospiti del Centro Ahmed di Messina”. In sala vi erano alcuni dei giovani minori stranieri non accompagnati che sono ospiti nel centro Amhed, centro prefettizio che dallo scorso anno svolge la prima accoglienza verso i minori che sfuggono da quelle guerre che da anni la macchina mondiale dei governi della NATO fa passare per aiuti umanitari.

Il circolo Peppino Impastato del PRC Messina, oltre ad esprimere la propria contrarietà politica di fronte al fatto che un rappresentante del Comune di Messina, il cui sindaco Renato Accorinti il 4 novembre u.s. ha presieduto la parata militare sventolando una bandiera della pace, la quale è anche in bella mostra nella sua stanza quando viene intervistato dalle varie testate nazionali e locali, denuncia la gravità della presenza di quei giovani che dovrebbero prima di tutto essere accolti come persone vulnerabili e nel rispetto della direttiva del Ministero dell’Interno del marzo 2007, secondo la quale all’arrivo in frontiera, il minore, dopo la presa in carico del giudice tutelare, sia subito affidato al Sistema Nazionale di Protezione per Richiedenti Asilo (PNA) e non ad una struttura qualsiasi come finora è accaduto.

Il Sistema di Protezione, infatti, ha competenza e formazione per seguire il minore aiutandolo nella difficile fase di inserimento in un contesto culturale nuovo e diverso. Ci chiediamo come mai questi giovani minori, molti dei quali sfuggiti ad un sistema militare che nel loro paese li vuole arruolare già da bambini, erano presenti all’interno di una parata che “festeggiava” la partenza dei soldati nostrani proprio verso quei paesi da dove loro scappano, perché terre di guerre e saccheggio per le potenze occidentali.

Perché il centro Ahmed, pur se prefettizio, si fa carico di far partecipare dei minori così vulnerabili per il tipo di vita da cui fuggono sfidando le carceri Libiche e violenze di ogni tipo? E qual è, a questo punto, il ruolo di quei tutori nominati dal giudice tutelare?

Come mai il Comune di Messina, il cui compito è quello di farsi carico dei Minori Stranieri Non Accompagnati sin dal momento in cui mettono piede nella città, non ha espresso contrarietà attraverso l’assessore presente alla parata? Come mai non ha preso posizione di fronte allo stesso ente prefettizio che ha fatto rivivere per l’ennesima volta i simboli, i codici e i linguaggi della guerra ai bambini? E soprattutto, chi ha autorizzato la partecipazione dei minori del centro Ahmed alla manifestazione della Brigata Aosta?

Ancora una volta Messina perde l’occasione di confrontarsi e di misurarsi sul piano della politica dell’accoglienza, inseguendo quella che più in generale vuole che tutto il paese sia pronto a seguire la scia delle emergenze. A nostro parere ci si doveva soffermare un po’ di più sul significato politico e simbolico di mettere proprio questi giovani in mezzo a quei militari che operano dentro un disegno di morte e distruzione.

Circolo Peppino Impastato – PRC Messina