di Marco Nesci, Responsabile nazionale Sanità Prc su www.marconesci.it
In queste ore, è sempre più forte l’idea che la manovra finanziaria di 25 miliardi  prossima ventura, tocchi tutti i centri di costo e quindi anche la sanità, anzi a dire del Ministro Fazio, in questo ambito il taglio potrebbe essere del 10% ossia circa 11 miliardi euro. Praticamente poco meno della metà della manovra sarebbero rappresentati dal violento abbattimento della mannaia sul diritto alla salute.
La prima domanda che pongo è se si ha una vaga idea della portata di tale catastrofe sociale a cui si andrebbe incontro, se si ci rende conto degli enormi squilibri di qualità e di quantità delle prestazioni erogate nei diversi sistemi sanitari regionali. Temo che la distanza e l’insensibilità del palazzo dalla cruda realtà sociale del Paese sia così forte, che solo così si possa giustificare l’idea di un taglio di risorse al SSN.
L’incremento dei costi del sistema sanitario nazionale ha dinamiche diverse, di cui alcune indipendenti dagli indici produttivi che agiscono sul sistema inflativo, ad esempio l’incremento medio dell’età in vita, determina un maggiore utilizzo del sistema sanitario, anche perché più si ci avvicina al momento della morte tanto più si utilizza, in età avanzata, cure e strutture sanitarie.
Sembrerebbe una banalità, invece per i soloni dell’economia, la scure sulla sanità si abbatte sulle prestazioni erogate da qui la riduzione dei posti letto negli ospedali (pubblici ovviamente), tagli e accorpamenti di servizi, chiusure di reparti , riduzione dei ricoveri ordinari e in day hospital, trasformazione di procedure di interventi chirurgici su pazienti da ospedalizzare in regime ambulatoriale (l’annunciata revisione dei livelli essenziali di assistenza).
Seconda domanda. Mi stupirei se i nostri Ministri non sapessero che per quanto riguarda i posti letto per acuti, il nostro indice è già tra i peggiori in Europa, nel senso che il nostro 3,8 per mille è anni luce distante dal 6 della Francia o 7 della Germana per non parlare del  9 nei paesi Scandinavi. Se poi vogliamo arrivare al ridicolo, potremmo parlare dei posti letto pari al 0,3 per mille abitanti nella riabilitazione post acuto a fronte di una media europea che sfiora il 2 per mille. Ma pensate davvero che il sistema possa reggere una ulteriore sforbiciata ? Certo che ci sono ospedali che andrebbero chiusi perché  in realtà non sono ospedali, ma spesso ci troviamo in presidi sanitari unici di vaste aree dove nulla è stato fatto sulla medicina di base, quei presidi non andrebbero chiusi, ma convertiti in strutture territoriali poliambulatoriali immersi in una rete che abbia ospedali veri dotati di dipartimenti di emergenza efficaci ed efficienti. Chiudere senza dare risposte concrete al territorio non potrà che produrre autentiche giustificate rivolte popolari.
Infine un’ultima domanda, anche se ce ne sarebbero molte altre. Il sistema sanitario nel nostro paese è uno dei massimi punti di corruzioni e ruberie. Al solo titolo di esempio, la nostra associazione Diritti e Società ha scoperto che le protesi acustiche prodotte per una delle massime società multinazionali del settore costano alla fonte circa 75 euro, alla fine del procedimento le ASL rimborsano al negozio che fornisce la protesi al paziente in media nazionale 550 euro. E’ molto probabile che il costo giusto potrebbe aggirarsi intorno alle 200- 220 euro. Siamo cioè di fronte ad una speculazione inaudita pagata da tutti noi 330-350 euro più del dovuto. Questo è un solo esempio, delle migliaia che si potrebbero fare sulla protesica, ma potremmo parlare delle privatizzazioni dei servizi, degli appalti sulle forniture dei presidi medico chirurgici o per le attrezzature specialistiche, potremmo parlare del sistema di truffa che vige per la liquidazione delle prestazioni erogate chiamato in gergo DRG, nato in America per andare incontro alle esigenze di un sistema basato sulle assicurazioni e divenuto in Italia una truffa colossale ai danni delle Regioni e dello Stato, di cui beneficiano in parte prevalente strutture private  e accreditate. Stiamo parlando di miliardi di euro. Qui sta lo spreco, non sui posti letto. Sulla pelle nostra, sul diritto alla salute ci sono storie inaudite di arricchimenti molti dei quali oggi ancora in corso. Fazio e Tremonti, avrete il coraggio e l’etica morale per intervenire su questo? Penso di no! Truffatori e criminali collusi con poteri mafiosi continueranno i loro affari, in conto lo pagheremo ancora noi. In questo stato lo sciopero generale non è solo una necessità e semplicemente urgentissimo.