di Alessandra Belfiore su La Sicilia, 2 Marzo 2011
DOVEVANO PARTIRE ENTRO FEBBRAIO
I progetti fantasma per i precari della scuola anche quest’anno siamo fuori tempo massimo

Febbraio si è ormai concluso, ma nel frattempo cosa ne è stato dei progetti Centorrino per la scuola (ex progetti Leanza o Por), frutto dell’accordo Stato-Regione, che sarebbero dovutipartire entro l’ormai mese scorso?
Giunti a questo punto è impossibile trascurare una “coincidenza”: vale a dire lo stesso ritardo alla partenza, già verificatosi lo scorso anno. I progetti, frutto dell’accordo Stato-Regione, sono stati concepiti non solo per impiegare quegli insegnanti precari che anche per l’anno in corso non sono riusciti a ottenerenessun incarico o nessuna supplenza, ma per promuovere attività di potenziamento didatticonelle ore extra-curriculari.
Alcuni dei progetti erano nati, inoltre, per il sostegno agli alunni disabili o con difficoltà di apprendimento. Ebbene, marzo è appena iniziato e sui siti dei Csa delle province siciliane noncompare nessun avviso di convocazione.
Nel 2009/2010 i progetti partirono addirittura a maggio per concludersi nel novembre di questo anno scolastico, impedendo a molti docenti l’accesso momentaneo alle supplenze, visto che una cosa esclude l’altra.
Su questo si interroga, anche Luca Cangemi, insegnante e Segretario regionale del Prc siciliano.
«Si ripete, nel silenzio, la beffa vergognosadei progetti regionali per la scuola – dice Cangemi – Questi progetti dovrebbero, con fondi europei, costituire un ampliamento dell’offerta formativa in direzione, in particolar modo, degli studenti in difficoltà di apprendimento e offrire un’occasione di lavoro a una parte dei moltissimi docenti precari tagliati dalla Gelmini.
Già lo scorso anno scolastico furono annunciati ad agosto, di fronte alla drammaticità dei tagli, ma le attività iniziarono solo alla fine dell’anno scolastico, in un quadro di confusione e irregolarità. Adesso il bis, sotto la gestione di Centorrino: siamo a marzo, l’anno scolastico è iniziato da molti mesi, in condizioni difficilissime.
Tanti lavoratori della scuola sono disoccupati o sono stati costretti all’emigrazione, ma l’assessorato regionale ha accumulato ritardi su ritardi e solo recentemente il decreto è stato trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione. Quando inizieranno quest’anno le attività? E che senso ha tutto ciòdal punto di vista delle scuole e degli insegnanti
coinvolti? Com’è giustificabile che per il secondo anno consecutivo la Regione Sicilia sia così clamorosamente in ritardo? La verità è che questi progetti sono stati dall’inizio concepitiin modo esclusivamente propagandistico».
Nessuna risposta anche dal Csa di Catania,ex Provveditorato agli studi, che a sua volta attende istruzioni e direttive dalla Regione, come spiega la dottoressa Carmela Mirone, responsabile della scuola primaria; «Come Csa non abbiamo nessuna novità. Era stato detto che i progetti sarebbero dovuti partire entro febbraio. Finora abbiamo ricevuto dall’amministrazione regionale soltanto comunicazioni in merito alla modalità di convocazione del personale docente e Ata, che avverrà attraverso lo scorrimento della graduatoria permanente.
A noi del resto spetta solo il compito dell’individuazione degli aspiranti ai progetti,in base ai requisiti richiesti. Siamo in attesa del numero dei posti, che si presume siano uguali a quelli dello scorso anno. L’unica novità rilevante riguarda gli Ata: mentre l’anno scorso i progetti si rivolgevano agli applicati di segreteria quest’anno si rivolgeranno anche agli assistenti scolastici».
Per il resto, a quanto pare non resta che attendere.Ancora una volta.