Palermo, 17 ott. – (Adnkronos) – “Nonostante la situazione drammatica dell’industria metalmeccanica siciliana, l’isola ha vocazioni produttive che vanno tutelate e potenziate. La Regione ha un compito fondamentale. Attraverso un piano specifico di settore si potranno attivare strumenti per lo sviluppo delle imprese. Ma gli aiuti dovranno essere calibrati in modo da evitare gli errori commessi in passato, con fondi concessi a imprese ‘mordi e fuggi’. I finanziamenti potranno essere concessi solo con bandi di evidenza pubblica, con una precisa programmazione e vincoli sanzionatori per quelle che non rispettano i patti”.
Lo ha detto Giovanna Marano, candidata alla presidenza della Regione, nel corso dell’assemblea dei delegati della Fiom Cgil, che si e’ svolta oggi a Palermo. “Per sviluppare l’industria in Sicilia – ha aggiunto – abbiamo bisogno anche di infrastrutture, materiali e immateriali. Penso alle arterie stradali e al potenziamento dei porti come alla banda larga, che oggi e’ solo appannaggio del nord. Le zone franche devono servire per abbattere i costi dell’energia e rendere convenienti gli investimenti qui. Mai, invece, devono essere zone franche dei diritti, come vorrebbero gli altri. La formula non deve comprendere flessibilita’ del lavoro ne’ riduzione delle tutele”.