Contro Marchionne e il governo, sciopero generale.
Lo sciopero generale, proclamato dalla Fiom, è un appuntamento fondamentale per tutti i cittadini e le cittadine che vogliono contrastare il terribile attacco scatenato da padronato e governo contro il lavoro, i diritti e la democrazia.
La Sicilia è stata colpita per prima dalla strategia di Marchionne, con la decisione di chiudere Termini Imerese, assunta per dividere e indebolire i lavoratori. Gravissime sono le responsabilità del governo regionale che a Termini, come in altre decine di situazioni in tutta l’isola, assiste allo smantellamento dell’apparato produttivo con una complice inattività.
Poi Marchionne con gli accordi di Pomigliano e Mirafiori, e il sostegno dei sindacati compiacenti, ha imposto un modello che distrugge contratto, diritti e prevede condizioni durissime di vita nelle fabbriche. Oggi il padronato vuole estendere questo modello in ogni azienda.
Il governo contemporaneamente, con il cosiddetto collegato lavoro, ha dato un altro violento colpo ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.
La resistenza operaia alla Fiat può essere l’elemento attorno a cui si realizza una risposta generale a difesa della democrazia e del lavoro.
E’ particolarmente importante che dalla Sicilia arrivi un segnale fortissimo di unificazione delle lotte, attorno ad una piattaforma che mette al centro la difesa dei diritti, l’occupazione, la qualità del lavoro, una nuova politica industriale.
La federazione della Sinistra è a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, nello sciopero e nella manifestazione regionale di Termini Imerese, che deve segnare un importante momento di riscossa del mondo del lavoro e preparare un grande sciopero generale, capace di cambiare i rapporti di forza.


Federazione della sinistra – Sicilia
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