di Achille Bonifacio (PRC-Enna)
Arte o scarabocchio? Desideriamo contribuire, come “CONTEMPORARY ART”, a spezzare i recinti del sistema dell’arte nella speranza di arrivare a farci conoscere e far apprezzare l’arte contemporanea “persino” a qualcuno che non frequenta i musei. E’ a questi interlocutori che ci rivolgiamo per provare ad andare oltre nella codifica del difficile rapporto fra masse popolari e arti visive contemporanee.
Intanto bisogna sfatare il luogo comune che vede aleggiare intorno all’arte contemporanea un’atmosfera esclusiva, quasi esoterica, che contribuisce, tra l’altro a giustificare quote altissime anche per artisti mediocri.E un pò per queste ragioni e un pò per altre , più profonde, come l’abitudine derivata dall’iniziazione figurativa all’arte che quasi tutti abbiamo avuto durante l’infanzia, per cui un’opera è valida solo se è riconoscibile il soggetto di cui si rende mimetico medium, che la gente candidamente ammette: << di queste cose non capisco proprio nulla>>. In altre parole, per i comuni mortali storditi dall’iconografia (sontuosa) della chiesa, dalla tradizione ottocentesca, e rincoglionita dalla “imagerie” mediatica, se un quadro non rappresenta una madonna, una crocefissione, un paesaggio o un cesto di frutta, semplicemente non ha senso. Qualcuno ha provato a fare cose diverse. Basti pensare a Picasso a Tatlin a Larionov a Malevich, alle altre avanguardie e alle nostre avanguardie. E allora perchè una grafoinvenzione di Twombly, poniamo, (come di quasiasi pittore astratto a partire da Kandinsky) non dovrebbe suscitare emozione?
ANCHE AD ENNA, dal 9/24 ottobre 2010,promossa dall’AMACI, associazione che riunisce 26 tra i maggiori Musei d’ Arte contemporanea italiani, si offre l’apertura gratuita di siti e musei per presentare artisti e nuove idee atraverso mostre ed eventi.
“CONTEMPORARY ART” , intende contribuire, nel suo piccolo, indicendo una mostra di artisti ad Enna, formando un primo comitato promotore con artisti, associazioni culturali, istituzioni di Enna e provincia che sono sensibili a questo tipo di evento culturale, finalizzato a definire nei dettagli e quindi le date e i luoghi della manifestazione.
KLEE, “ANGELUS NOVUS”
“C’è un quadro di Klee che si intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese. L’angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine su rovine e le rovescia ai suoi piedi. Egli vorrebbe ben trattenersi, destare i morti e ricomporre l’infranto. Ma una tempesta spira dal paradiso, che si è impigliata nelle sue ali, ed è così forte che egli non può chiuderle. Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine sale davanti a lui al cielo. Ciò che chiamiamo il progresso è questo.>> (WALTER BENJAMIN)