La domanda che vorremmo porre a quella classe politica che occupa più o meno meritatamente posti nelle varie istituzioni è: “Vittoria fa parte della provincia di Ragusa?”
Facciamo questa domanda non per essere provocatori, ma per capire se la nostra città con tutto il suo carico di problemi-contraddizioni, ma anche di eccellenze e piccoli primati è considerata parte integrante dal resto del territorio ibleo oppure è solo tollerata.
Leggendo i giornali si nota come la Camera di Commercio di Ragusa assieme alla Provincia Regionale di Ragusa sia stata fortemente impegnata a valorizzare il cioccolato di Modica. Sono state spese giustamente energie. Il riconoscimento IGP per la famosa barretta modicana è cosa fatta. Un marchio che il prodotto merita tutto. Ma stiamo parlando di un prodotto di nicchia prodotto da una trentina di pasticcerie a conduzione familiare (tra titolari e addetti forse arriviamo ad un centinaio di lavoratori).
Se lo stesso impegno fosse stato profuso per le migliaia d’imprese serricole che producono ortaggi di altissima qualità, apprezzati in Europa e nel mondo, anche la nostra ortofrutta avrebbe una tutela che la differenziasse, la valorizzasse e la difendesse dalle continue contraffazioni che subisce.
Come mai c’è questa differenza di trattamento? Le imprese serricole sono il loro indotto non meritano attenzione e impegno? Diamo così fastidio? Siamo così brutti, sporchi e cattivi? Perché tanto disinteresse per la nostra economia?
Per noi il problema sta nel fatto che la classe politica vittoriese non sa rappresentare il proprio territorio. A rappresentarci abbiamo un deputato regionale abile esclusivamente nel saltare da un partito all’altro per garantire se stesso. Un sindaco che in cinque anni ha trasformato palazzo Iacono in una gigantesca curva sud fatta di tifosi e di tanti transumanti che pretendono di essere assecondati continuamente.
Chi deve affrontare i temi del rilancio economico e sociale del nostro territorio? Aiello? Lo stesso che amministra dal 1978 o giù di lì.
E’ venuto il momento di dirlo, senza reticenze, non ci interessa se siamo sotto Natale e dovremmo essere più buoni. Questi tre soggetti vanno rottamati, hanno creato e stanno continuando a produrre danni a mai finire a questa città.
Se per molti giovani di Vittoria il futuro è già incerto a causa della crisi, con questi tre diventa una minaccia. Facciamo appello ai nostri coetanei ma anche ai tanti cittadini di buona volontà. Dobbiamo trovare una soluzione diversa per questa città.
Incardona, Nicosia e Aiello insieme ai tanti portaborse che li seguono non meritano più il consenso.
La nostra campagna elettorale sarà una battaglia contro questi tre angoli di uno stesso triangolo. Troppe risorse economiche ma soprattutto tante capacità umane sono state dilapidate negli ultimi dieci anni. La strada che abbiamo deciso di intraprendere è ripida e in salita ma non ne vediamo altre.
Vittoria 21/12/2010
Il coordimento Giovani Comunisti del Circolo “Peppino Impastato” – Federazione della Sinistra