Ci dispiace che la nostra presa di posizione sul bando della raccolta differenziata di qualche giorno fa sia stata accolta con dispiacere e fastidio da alcuni membri dell’amministrazione comunale.
Per noi essere leali alleati non equivale ad essere accomodanti, obbedienti, muti e difendere ciò che fino a qualche settimana fa era indifendibile.
Le problematiche, quando sono macroscopiche, vanno sottolineate anche se creano qualche fastidio.
Il bando della raccolta differenziata così come è strutturato è uno spot messo su frettolosamente che porterà solo lauti guadagni al privato e aumento delle tariffe tarsu ai cittadini.
La città su questi temi ha bisogno di certezze, a nulla servono i proclami, gli spot o le soluzioni tampone. Un amministrazione accorta ha come primo compito quello di far partire la raccolta differenziata in modo serio e non cambiando semplicemente l’oggetto del bando fatto dall’ATO Ragusa.
La stessa ATO che il sindaco più volte ha accusato di “insuccessi… fallimento delle politiche sui rifiuti; licenziamento dei dipendenti della discarica a seguito dei debiti dell’Ato nei confronti della Icom; spese allegre ingiustificate per la pubblicità della raccolta differenziata (che non c’è)” denunciando anche “le indagini della Guardia di Finanza sulle assunzioni illegittime”.
Aggiungiamo noi (né più né meno di quello che diceva anche il vicesindaco Garofalo fino a qualche mese fa in campagna elettorale), è lo stesso Ato che ci ha regalato la collina degli orrori a c.da pozzo bollente e lo stesso Ato che dopo aver creato l’emergenza ha dovuto metter su un sistema di carichi, viaggi e trasporti della “munnezza” per Motta S.Anastasia.
Ma chi ha pagato fino ad oggi questa sub economia? Naturalmente i cittadini, l’ambiente e la salute del nostro territorio.
Mentre il PD a Ragusa e ad Ispica critica aspramente la gestione privatizzata della raccolta differenziata (con appalti simile a quello che si vuole bandire a Vittoria) dal momento che ha portato solo all’aumento delle tariffe per i cittadini.
Mentre SEL a Palermo sta facendo le barricate contro il tentativo di privatizzazione delle aziende municipali che anzi “dovranno essere uno dei principali temi su cui costruire un programma di alternativa concreta per Palermo, trasformandole da pozzo senza fondo di risorse pubbliche ad opportunità per lo sviluppo cittadino”.
A Vittoria ciò non viene nemmeno carpito. La gestione in house del servizio non è un’utopia, anzi è un dovere morale di rispetto alla volontà popolare che con i referendum del 12 e 13 giugno ha posto uno stop chiaro alle privatizzazioni all’italiana dove vengono socializzati i debiti e privatizzati i ricavi.
Il futuro sta nel vedere nel rifiuto una risorsa e non un intralcio, il futuro è ciclo integrato dei rifiuti, è raccolta differenziata, è riduzione dei rifiuti.
Bisogna avere il coraggio di trovare soluzioni alternative, è questo il compito della sinistra.
Noi qui lanciamo la nostra proposta, gestione in house del servizio di raccolta differenziata che si articoli sull’esempio dei comuni virtuosi italiani e dei paesi scandinavi, passati alla seconda fase della raccolta differenziata, ossia quella dei sistemi di “vuoto a rendere”. Incredibile ma vero in Norvegia il cittadino porta il suo alluminio, la sua carta, il suo vetro, la sua plastica al supermercato dove il rifiuto viene pesato e da diritto a sconti sull’acquisto dei prodotti. (Ecco un link che segnaliamo: http://www.fanpage.it/vuoto-a-rendere-in-norvegia-i-super-mercati-comprano-rifiuti-a-napoli-non-piu/)
Una proposta realizzabile anche a Vittoria, basta mettere al centro di questo meccanismo le imprese operanti sul territorio, studiando agevolazioni fiscali per le imprese. In tal modo si riuscirebbe ad attivare un circolo virtuoso capace di educare i cittadini alla cultura della differenziata.
Una rivoluzione che porterebbe Vittoria ad essere pioniera di una nuova fase politica.
Vittoria, 10/08/2011
Davide Guastella ed Emiliano Fidone per il coordinamento Giovani Comunisti del Circolo “Peppino Impastato” – Federazione della Sinistra