SI agli Enti di Diritto Pubblico per la gestione dell’acqua
NO alle SPA
NO ai sub ambiti e alle pluri gestioni
In merito alla querelle sorta recentemente a mezzo stampa sulla legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua in Sicilia il Partito della Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra riafferma il principio che la gestione pubblica dell’acqua deve essere perseguita e conseguita per mezzo di Enti di Diritto Pubblico e che la gestione non può e non deve esser realizzata per mezzo di SPA ancorché pubbliche.
Inoltre il Partito della Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra non condivide e rigetta ogni ipotesi legislativa che preveda i sub ambiti o le pluri gestioni che snaturerebbero i principi innovativi della legge Galli che ha portato al superamento del frazionamento delle gestioni e alla gestione industriale del processo idro potabile.
Il Partito della Rifondazione Comunista si batterà affinchè tutti i i disegni di legge presentati all’ARS superino l’ipotesi di possibile gestione per mezzo di SPA – pubbliche o private poco importa – e per l’eliminazione della possibilità dei sub ambiti e delle pluri gestioni.
Invitiamo tutte le forze politiche, sindacali e i movimenti a ricomporre il fronte che ha portato al successo referendario. E’ necessario superare le attuali incomprensioni per posizionarsi sulla proposta di gestione pubblica dell’acqua per mezzo di Enti di Diritto Pubblico e abbandonando le tentazione dei sub ambiti e delle pluri gestioni presentando ulteriori emendamenti in Commissione Ambiente dell’ARS che modificherebbero l’attuale legge d’iniziativa popolare.
Dichiarazione di Antonio Marotta , segretario regionale di Rifondazione Comunista – FdS.