nosfrattiPalermo, 6 novembre 2014. Rifondazione Comunista giudica non più tollerabili le conseguenze sui cittadini del ritardo che la gran parte dei comuni della provincia e lo stesso  Comune di Palermo continuano ad accumulare nell’applicazione della norma che prevede la graduazione degli sfratti in base ad elenchi di morosi incolpevoli di esclusiva pertinenza degli assessorati comunali.
Sulla questione intervengono il segretario della federazione  Franco Ingrilli, e Pietro Muratore, membro della segreteria provinciale.
Secondo Franco Ingrilli  è «Gravissimo che,  consapevoli di non essere in grado di dare alcuna valida alternativa e di non aver predisposto alcun accompagnamento da casa in casa agli sfrattati nemmeno nei casi tutelati dalle convenzioni internazionali sui diritti dei minori e dei malati, si consideri con sufficienza la violazione di una norma che almeno concede l’allontamento dello spettro dello sfratto per mano della forza pubblica.»
La legge sulla morosità incolpevole, approvata il 28 ottobre 2013 (L. 124/2013) , ha inspiegabilmente dovuto attendere sino al 14 luglio 2014 per la pubblicazione del decreto attuativo. Al ritardo e alle colpe del Governo, che ha disposto tra l’altro nel 2013 contributi statali per l’anno 2014 con trasferimenti solo nel 2015, adesso si aggiungono inerzia, omissioni e ritardi dei comuni nella sua applicazione per quanto di loro competenza.
L’art. 6 del decreto attuativo impone ai Comuni di comunicare ai Prefetti la lista delle famiglie con i requisiti per l’accesso ai benefici della legge, in modo da graduare l’uso della forza pubblica negli sfratti e di permettere la programmazione degli interventi di sostegno.
Ad oggi nella provincia di Palermo risultano aver cominciato ad attivarsi solo il Comune di Bagheria e quello di Ficarazzi.
«Sulla morosità incolpevole, il Comune di Palermo, nonostante i solleciti e le istanze di diversi cittadini e dell’Unione Inquilini continua a non dare alcuna attuazione a quanto previsto dalle legge e a non predisporre l’elenco delle famiglie che hanno i requisiti per essere definite in morosità incolpevole esasperando il conflitto tra proprietario ed inquilino e lasciando sole con il loro dramma decine di famiglie al mese.», dichiara Pietro Muratore, che ribadisce la posizione del Partito della Rifondazione Comunista sulla necessità di immediata costituzione di un Assessorato alla Casa e al Patrimonio: «Di fronte al dramma del disagio abitativo strutturale e crescente e delle continue emergenze non è più rinviabile la creazione di un assessorato che si occupi esclusivamente del diritto alla casa e della gestione del patromino pubblico a fini sociali.»