La tornata elettorale amministrativa del 6 e 7 maggio, che riguarderà sette comuni della provincia ennese, rappresenta un importante test elettorale per le forze politiche, in una fase in cui i cittadini sono attanagliati da una pesantissima crisi economica e, allo stesso tempo, cresce in modo allarmante la percezione della politica come ininfluente rispetto alle condizioni di disagio e malessere sociale e sostanzialmente inadeguata quale terreno privilegiato per agire il cambiamento.
Nel nostro territorio il centro-sinistra ha perso una importante occasione per provare ad invertire questa tendenza offrendo ai cittadini un profilo di credibilità che una coalizione progressista dovrebbe avere. Da Barrafranca, dove una melassa che va dal PD al PdL sostiene un candidato sindaco transfugo come Salvatore Lupo, a Villarosa, in cui una lista scandalosamente definita “oltre i partiti” – quando la definizione più giusta sarebbe dovuta essere “oltre la decenza” – allarga il cerchio addirittura all’MpA di Lombardo e a La Destra di Storace, il quadro che ne esce fuori è impietoso.
Fortunatamente, non tutti i gruppi dirigenti locali del centro-sinistra si sono piegati alle scelte di strategico inciucio che al centro avrebbero voluto perseguire a tappeto.
A Nissoria, la lista “Sviluppo e legalità per Nissoria” è indubbiamente un importante segnale in controtendenza. Come Rifondazione Comunista abbiamo partecipato sin dall’inizio alla costruzione di questo importante progetto e con il nostro candidato al Consiglio Comunale Franco Ciaramidaro, già Consigliere provinciale, nominato nella squadra di assessori dal candidato sindaco Nunzio Buscemi, abbiamo voluto caratterizzare la nostra presenza in lista su tre chiari punti programmatici: rispetto della volontà popolare scaturita dall’esito dei referendum sull’acqua pubblica; promozione di una cultura del rispetto ambientale sensibilizzando i cittadini verso tali problematiche, anche attraverso la raccolta differenziata e il compostaggio domestico, che consentiranno una notevole riduzione del costo del servizio, oltre al riciclo dei rifiuti; redazione di un piano energetico comunale al fine di consentire un sostenibile sfruttamento delle fonti energetiche alternative e l’attuazione di un piano di “certificazione energetica” di tutti gli edifici comunali.
Sulla stessa lunghezza d’onda si colloca poi a Regalbuto la lista “Regalbuto bene comune”. Chiaramente richiamantesi all’esperienza referendaria sui beni comuni, la lista che sostiene come candidato sindaco Angelo Palamito si caratterizza per un programma amministrativo avanzato (penso alle spinose questioni dell’acqua e dei rifiuti) e per l’effettiva voglia di rinnovamento simboleggiata anche dal gran numero di giovani e giovanissimi cittadini regalbutesi candidati, a partire dal compagno Stefano La Bruna, studente di Scienze Politiche espressione di Rifondazione Comunista.
Siamo certi che l’affermazione di questi due cantieri di sana politica a Nissoria ed a Regalbuto, oltre a ridare fiducia ai cittadini che andranno a rappresentare, grazie alle idee, capacità e competenze dei propri eletti, potranno costituire un importante punto di riferimento per l’intero centro-sinistra regionale in vista delle prossime elezioni del dopo-Lombardo. Infatti, simili alle straordinarie esperienze di Napoli, Milano, Cagliari e, sicuramente, Palermo, con la vittoria di Orlando, esse contribuiranno a disvelare nuovamente il dogma centrista, dimostrando ancora una volta che la sinistra potrà ancora avere la possibilità di affermarsi se sarà in grado, come dimostrano Nissoria e Regalbuto, di mantenere fermo il rapporto privilegiato con i cittadini e la sua identità popolare e di dotarsi di un credibile progetto di trasformazione.