L’occupazione studentesca della facoltà di lingue di Catania rappresenta un importante segnale di lotta che deve essere raccolto e rilanciato da tutti coloro che non si rassegnano alla desertificazione sociale e culturale del paese ed, in particolare, del mezzogiorno.
Due sono le questioni decisive che solleva questa mobilitazione. Prima di tutto la situazione gravissima in cui è stata gettata l’università, così come l’intero comparto dell’istruzione e della ricerca ,dalle politiche governative che comportano la negazione del diritto allo studio per ampi settori sociali e il drammatico indebolimento delle strutture culturali e formative. In secondo luogo emerge in tutta la sua gravità il peso sul mondo universitario siciliano di gruppi politici ed accademici che gestiscono i problemi , complessi e decisivi, degli atenei senza alcuna prospettiva strategica e con finalità esclusivamente clientelari.
Se questi due nodi non vengono radicalmente affrontati non c’è un futuro culturale, sociale ed economico per la nostra terra. Bisogna quindi sviluppare un movimento generale di lotta, che si opponga ai tagli all’istruzione ed alla ricerca e conquisti nuove linee di sviluppo del sistema universitario. Il PRC conferma il proprio completo impegno in questa direzione a fianco degli studenti, di docenti, dei ricercatori, dei lavoratori tecnici ed amministrativi.
Luca Cangemi, Segretario regionale PRC Sicilia