Apprendiamo dalla stampa che l’indennizzato direttore dell’Emaia (Fraschilla) commentando le legittime rimostranze della CGIL sulle assunzioni dei VAT ha perso le staffe accusando (neanche tanto velatamente) il sindacato di tutela corporativistica dei propri iscritti.
Il direttore dell’Emaia non si rende conto che sta giocando con la pelle di cinque lavoratori che non svolgeranno gli ultimi 21 giorni di servizio.
Gli stessi con una scelta, che giustamente il sindacato definisce di incomprensibile disparità, non potranno maturare né il diritto agli ammortizzatori sociali per il 2013 né il reddito da lavoro.
Senza pudore lo stesso ex iscritto del partito di Cuffaro afferma “ho deciso di mettere sotto contratto coloro che avevano reso meglio sul lavoro”.
E’ un caso che tutti e cinque i lavoratori “fannulloni” siano della CGIL ed è un caso che uno di questi sia il rappresentante sindacale?
Il piccolo Marchionne degli iblei potrebbe chiarire perché da luglio ad oggi, nonostante ci siano delle graduatorie (redatte sulla base di criteri concordati con l’accordo di tutti i sindacati) le assunzioni sono state fatte con scelte incomprensibili dell’ente fiera emaia, come denuncia legittimamente la CGIL.
Manifestando la nostra solidarietà ai cinque lavoratori e al sindacato, speriamo che si possa aprire in prefettura un tavolo per risolvere la situazione nel più breve tempo possibile.
Vittoria, 21/11/2012
Davide Guastella, segreteria Rifondazione – Federazione della Sinistra (FdS)