Oltre 30.000 persone in corteo a Palermo, un enorme serpentone composto da studenti, docenti, lavoratori Ata, precari, genitori, a ribadire che la scuola pubblica va difesa, che va fatto saltare il patto di stabilità, che i tagli insensati effettuati dal governo Monti stanno costringendo la scuola ad una lenta agonia . Quello di Palermo, insieme ai riuscitissimi cortei che si sono tenuti in tutta Italia, sancisce dopo lo sciopero generale europeo del 14 novembre scorso, la nascita ed il consolidarsi di un’opposizione sociale al governo Monti ed ai partiti che lo sostengono. Ormai nelle scuole, nei posti di lavoro, nelle strade si può costruire un’alternativa di classe al governo Monti, sostiene Davide Ficarra Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista, che risponda ai bisogni sociali espressi dal paese, lavoro, reddito e servizi sociali ed archivi le politiche economiche dettate solo dalla triste contabilità finanziaria imposta dagli organismi bancari sovranazionali. Domani saremo nelle principali piazze di Palermo, Termini Imerese, Partinico, Petralia, Villafrati, Mezzojuso, Monreale, Belmonte Mezzagno, Isnello, Castelbuono, Campofelice di Roccella, per una giornata di mobilitazione straordinaria a sostegno dei referendum su lavoro e pensioni, per sconfiggere anche con l’arma referendaria chi governa calpestando i diritti di lavoratori, pensionati e precari.