Il Circolo universitario del PRC di Catania esprime il proprio sdegno nei confronti dell’aumento delle trasse portato avanti dal Rettore Recca e votato dal senato Accademico.
Mentre diverse centinaia di studenti dell’Ateneo presidiavano il Rettorato, il senato approvava una modifica del sistema di tassazione che scarica interamente sugli studenti l’ammanco di fondi del Fondo di Finanziamento Ordinario.

Se, per legge, non è possibile modificare gli stipendi dei dipendenti dell’Università e, per incapacità, è impossibile trovare sprechi; per il Rettore è invece possibilissimo far pagare sempre i soliti noti: gli studenti.
Viene introdotto un contirbuto base , che pagano tutti anche chi è a reddito zero, di 420 euro indipendentemente dalla facoltà di appartenenza. Viene innalzato il massimale (l ‘ammontare complessivo massimo delle tasse) portato a 1720 euro, ma cosa ancor più grave viene abbassata la soglia di reddito a partire dal quale viene applicato il massimale. Vengono modificate le fasce di merito, che diviene una sola, alzando la media al 28,5 e sul 70% dei corsi dell’anno precedente rendendola di fatto inaccessbile.
I rappresentanti degli studenti in senato sono inventori di un capolavoro di strategia politica: si prendono il merito di aver partorito questa mediazione definita “il male minore”, ma poi non l’hanno votata. Lasciando perdere la coerenza di chi è più impegnato a garantirsi un futuro politico nel mare mosso del PDL, che a tutelare gli studenti, resta la loro indisponibilità a sottoscrivere la proposta del movimento degli studenti: istituire 2 fasce ulteriori per i redditi più alti, non toccare le fasce di merito e le tasse degli studenti delle prime due fasce.
Il Rettore conferma il ruolo ricoperto fin dal 2008, quando i tagli erano già approvati, e il Magnifico non prendeva posizione contro i tagli che oggi ,oh che meraviglia(!), lo “costringono” ad aumentare le tasse. Dove sia finita la virtuosità del nostro ateneo nessuno lo sa.
Crediamo che di fronte allo sfascio dell’Università portato avanti dal Governo serva una chiara presa di posizione: i tagli rendono impossibile la vita degli atenei. Chi cerca di tutelare il proprio potere, più o meno grande, celandolo dietro una finta autonomia, che in realtà è solo la gestione di tagli altrove decisi, dimostra la sua incapacità e deve dimettersi.
Il circolo universitario del PRC rilancia le date della mobilitazione: gli studenti si incontreranno il 3 giugno in una grande assemblea d’ateneo, nella quale il Rettore deve dare risposta dell’aumento delle tasse e della politica di bilancio che intende adottare nei prossimi anni: come saranno spesi i soldi dei professori che vanno in pensione?
quali sono le statistiche della contribuzione studentesca? Non è possibile che migliaia di studenti e milioni di euro appaiano e scompaiano in pochi ore.
Inoltre Il 4 giugno saremo in piazza, contemporanemente al CdA che dovrebbe votare gli aumenti.