La realizzazione del MUOS a Niscemi è l’ulteriore inaccettabile passaggio nel processo di militarizzazione della Sicilia, già duramente colpita dalla distruzione del suo tessuto produttivo e dalla sua trasformazione in piattaforma commerciale dei beni agricoli prodotti nel nord-Africa, oltre che da un devastante saccheggio del territorio (nuove trivellazioni terrestri e marine).
In questo contesto l’operazione di cancellazione delle province messa in atto da Crocetta, con il sostegno del Movimento 5 Stelle, segna un fortissimo peggioramento dei controlli, delle tutele e dei servizi territoriali, e pone la Sicilia all’avanguardia nel disegno di destrutturazione delle istituzioni democratiche.
Il fronte di lotta contro il MUOS, attraverso il blocco dei lavori, ha ottenuto importanti risultati, ma è costretto a subire in questi giorni un pericoloso tentativo di divisione fra pacifisti e ambientalisti. A questa operazione sembrano prestarsi i rappresentanti istituzionali dell’Ars che a vario titolo si vanno incontrando con i diplomatici americani, e che, in assenza di una revoca immediata delle autorizzazioni, legittimano la sensazione che si voglia conseguire un compromesso finalizzato comunque al completamento e all’attivazione del Muostro.
Il Comitato Politico Regionale siciliano del Partito della Rifondazione Comunista impegna i propri militanti per il successo della mobilitazione del 30 marzo, esprime la propria incondizionata solidarietà alle mamme No Muos colpite da un’inaccettabile ondata repressiva e conferma la volontà di costruire un rapporto unitario con tutte le forze della sinistra sociale e politica che condividono l’opposizione alle politiche liberiste.
Palermo 23 marzo 2013, PRC SICILIA

La realizzazione del MUOS a Niscemi è l’ulteriore inaccettabile passaggio nel processo di militarizzazione della Sicilia, già duramente colpita dalla distruzione del suo tessuto produttivo e dalla sua trasformazione in piattaforma commerciale dei beni agricoli prodotti nel nord-Africa, oltre che da un devastante saccheggio del territorio (nuove trivellazioni terrestri e marine).
In questo contesto l’operazione di cancellazione delle province messa in atto da Crocetta, con il sostegno del Movimento 5 Stelle, segna un fortissimo peggioramento dei controlli, delle tutele e dei servizi territoriali, e pone la Sicilia all’avanguardia nel disegno di destrutturazione delle istituzioni democratiche.
Il fronte di lotta contro il MUOS, attraverso il blocco dei lavori, ha ottenuto importanti risultati, ma è costretto a subire in questi giorni un pericoloso tentativo di divisione fra pacifisti e ambientalisti. A questa operazione sembrano prestarsi i rappresentanti istituzionali dell’Ars che a vario titolo si vanno incontrando con i diplomatici americani, e che, in assenza di una revoca immediata delle autorizzazioni, legittimano la sensazione che si voglia conseguire un compromesso finalizzato comunque al completamento e all’attivazione del Muostro.
Il Comitato Politico Regionale siciliano del Partito della Rifondazione Comunista impegna i propri militanti per il successo della mobilitazione del 30 marzo, esprime la propria incondizionata solidarietà alle mamme No Muos colpite da un’inaccettabile ondata repressiva e conferma la volontà di costruire un rapporto unitario con tutte le forze della sinistra sociale e politica che condividono l’opposizione alle politiche liberiste.
Palermo 23 marzo 2013, PRC SICILIA