Abbiamo appreso dai notiziari di ieri che il Sindaco di Borgetto, Giuseppe Davì, avrebbe ritirato le deleghe a tre dei suoi Assessori ritenuti “tecnici” per sostituirli con i cosiddetti assessori “politici”. Non é mai stato costume del Partito della Rifondazione Comunista di Partinico interferire nelle decisioni delle Amministrazioni locali del territorio, avendo limitato la nostra azione nel censurare gli atti amministrativi quando questi non sono stati emanati nell’interesse delle nostre comunità. Riteniamo, tuttavia, che non possiamo esimerci dal valutare negativamente la gravissima decisione del Sindaco di Borgetto di esautorare dal suo incarico un Assessore come il dott. Franco Davì, il quale, e non solo a parere del nostro Partito, ha rappresentato un elemento di forte spinta alla realizzazione di una politica culturale della città che ne ha fatto un punto di riferimento nel nostro territorio trasferendo l’immagine di una Borgetto “pulita” anche sul piano nazionale . Ma ciò che ha distinto l’Assessore Davì é l’impulso dato alle iniziative tese a liberare la città dall’immagine sporcata dalla presenza e dal ruolo nefasto della mafia restituendole quella che non solo ha avuto tra i suoi illustri ospiti Teofilo Folengo, ma ha dato i natali a grandi intellettuali come Salamone Marino e a giuristi come Santi Migliore. Ci chiediamo con forza: quali forze cosiddette politiche di Borgetto o quali ambienti hanno voluto la testa del dott. Franco Davì? Il Sindaco su questa sua decisione non può rilasciare ambigue dichiarazioni così come ha fatto ieri. Egli ha un solo dovere di fronte ai giovani, agli uomini e donne oneste della sua città che intendono combattere la mafia a viso aperto, di riconfermare nel suo ruolo un Assessore che qualunque classe dirigente seria sarebbe onorata d’avere tra le sue fila.
Partinico 16/06/2011
Partito della Rifondazione Comunista – Giovani Comunisti/e
Circolo “Peppino Impastato” – Partinico