A trent’anni dalla proposta del compagno Enrico Berlinguer che chiedeva alla politica di manifestare una forte presa di coscienza con la moralizzare della vita pubblica, il Partito della Rifondazione Comunista di Partinico, erede di quella politica, plaude all’iniziativa dei consiglieri comunali Pino Giovia e Piero Di Trapani che ancora una volta chiedono all’amministrazione comunale di Partinico di ridurre le indennità degli amministratori e dei consiglieri comunali. In un momento di grave crisi che colpisce con violenza le fasce deboli ed il ceto medio, la riduzione delle consistenti indennità, la regolamentazione razionale dei lavori dei Consigli e delle Commissioni consiliari non sempre giustificate, rappresenterebbe un segnale di indubbia moralità e senso della comunità da parte di una classe politica che la città ha scelto quale guida ed elemento risolutivo dei problemi.
Noi manifestiamo forti dubbi della volontà degli attuali amministratori di volere dare un segnale chiaro nella limitazione dei costi della politica. Se fosse stato al contrario, l’amministrazione Lo Biundo avrebbe già dovuto fare propria la proposta inserita nel programma elettorale del nostro Partito che nel 2008 ha candidato quale Sindaco della città il compagno prof. Mimmo Neri: ”riduzione del 50% dell’indennità di carica del Sindaco e della giunta”.
In questi tre anni di amministrazione Lo Biundo si sarebbero potuti risparmiare alcune centinaia di migliaia di euro per essere utilizzati con finalità di sostegno ai ceti deboli e sviluppo delle iniziative culturali, sociali ed economiche.
La città proprio in questa particolare fase di gravissima crisi economica ha bisogno di un cambiamento reale e non fittizio, fatto non di parole e di propositi ma di fatti concreti. E la proposta dei due consiglieri comunali va in questa direzione e va sostenuta da quanti reputano ancora ad oggi che la politica non debba essere affare o vantaggio personale, ma servizio alla collettività.
Partinico 07/07/2011
Partito della Rifondazione Comunista Circolo “Peppino Impastato” – Partinico