Le segreterie di Prc e Pdci denunciano quanto sta accadendo in questi giorni in diversi comuni della provincia a danno di centinaia di cittadini, cui AcquaEnna sta operando il distacco dell’allacciamento alla rete di distribuzione. La società che gestisce il SII per conto di Ato idrico n°5 adduce come motivazione per tale grave atto la situazione di morosità delle utenze staccate. La stessa società pretende poi, per l’eventuale riallaccio, il pagamento di esose spese di riallaccio. Questo comportamento e quest’atto, che denunciamo fortemente, sta provocando disagi e sofferenze a centinaia di cittadini; produce costernazione e sbandamento tra coloro che hanno subito i distacchi, in molti casi costituite da persone sole, anziane, deboli. Denunciamo l’atteggiamento quiescente dei sindaci che, nonostante le proteste dei cittadini che a loro si sono rivolti, fanno spallucce assumendo un atteggiamento pilatesco. A tutti coloro che stanno subendo questi soprusi diamo la nostra piena solidarietà. A loro come ai “Comitati dei cittadini”, che hanno coraggiosamente iniziato una battaglia ferma contro gli effetti nefasti della privatizzazione, diciamo che siamo e saremo al loro fianco. E’ necessario che cresca la coscienza civile in favore della battaglia per la ripubblicizzazione dell’acqua, sottraendola alle speculazioni dei privati e alla devastante logica sfruttatoria cui è stata consegnata. Si ha la chiara impressione che cresca attorno all’affare acqua un grumo di interessi e di poteri il cui unico obiettivo e il facile profitto, perseguito con ogni mezzo lecito e illecito. Ai cittadini colpiti e confusi diciamo di non demordere e di non scoraggiarsi, rivolgendo la loro prima protesta verso i Sindaci, che devono assicurare il ripristino del servizio nella loro qualità di garanti della sanità e salute pubblica. E’ auspicabile che i cittadini in questa lotta facciano riferimento ai “Comitati dei cittadini” coordinando con questi le azioni da intraprendere, così come è auspicabile che nei comuni dove ancora i Comitati di cittadini per la difesa dell’acqua bene comune non sono costituiti, essi stessi si facciano promotori per costituirli e proseguire nella battaglia senza farsi intimidire ne isolare. Chiediamo anche alle grandi organizzazioni di massa di prendere posizione contro le gravi azioni della società che gestisce il SII. L’acqua è un bene fondamentale per ogni essere umano; l’erogazione non può e non deve essere staccata. Ad ogni persona deve comunque essere assicurato l’accesso a 50 litri di acqua al giorno che costituisce, come ci ricorda l’Organizzazione mondiale della sanità, la quantità minima necessaria per ogni essere umano. Non c’è dignità e non c’è civiltà, né economica né giuridica, li dove viene negato questo diritto. Ecco perché l’acqua deve essere dichiarata bene non mercificabile in alcun modo. Mettiamo a disposizione dei cittadini le nostre organizzazioni a sostegno di questa battaglia di civiltà.
Rosario Consiglio (segr. Prc Enna)
Gaspare Di Stefano (segr. Pdci Enna)