Sinistra anti-PD in Sicilia: avanti tutta non senza qualche ambiguità
A che punto è la candidatura della Sinistra alternativa al PD? Ottavio Navarra, editore, già parlamentare nazionale e regionale della Sinistra post comunista ha confermato la propria disponibilità a candidarsi alla presidenza della Regione siciliana. Non non eravamo presenti alla manifestazione. Ma da quello che ci è stato riferito e che leggiamo qua e là su giornali, siti d’informazione e commenti su facebook non riusciamo a farci un’dea precisa.
Sulla propria pagina facebook Sonia Spallitta, esponente della segreteria regionale di Rifondazione comunista, tra le protagoniste di un’idea politica che punta a un’alternativa al PD sembra piuttosto ottimista:
“Sono emozionata – scrive -. Un paio di mesi fa a Enna eravamo giusto una decina (di visionari ), abbiamo immaginato un progetto di rinascita per la Sicilia, abbiamo immaginato di costruire una alternativa di governo di sinistra unitaria, dal basso, partecipata. Abbiamo lavorato, aggregato, costituito coordinamenti e realizzato assemblee sui territori. Stamattina quei dieci sono diventati 250 rappresentanti di realtà politiche e forze sociali provenienti da tutte le province siciliane e unite dalla stessa visione di una terra dalla quale i nostri ragazzi non debbano più fuggire. Il processo di cambiamento è avviato ed è credibile perché nessuno di noi lavora per se stesso, ma in nome di un progetto collettivo da offrire al popolo siciliano. Siamo tutti protagonisti in una Sicilia tutta da rifare”.
Poi, però, sul Giornale di Sicilia on line leggiamo:
“La sinistra guarda e punta a una coalizione, con un proprio candidato presidente, che annoveri al proprio interno anche Sinistra Italiana e Mdp-Art 1.Non a caso proprio Navarra, che l’assise ha designato candidato in pectore alla Presidenza, è pronto a fare un passo indietro in caso di un ok degli ‘alleati’ alla costruzione di un progetto comune che metta al centro dell’agenda politica i diritti: dall’ambiente, al lavoro, alla salute fino a quelli civili”.
Mdp-Art 1 – ovvero i seguaci di Bersani – hanno una linea politica diversa da quella che viene fuori dalle parole di Sonia Spallitta, Saverio Cipriano e Renato Costa, per citare tre esponenti della Sinistra che lavora per un progetto alternativo al PD.
Lo stesso discorso vale per Sinistra Italiana in versione siciliana: discorsi molto bellicosi e poi, alla tirata delle somme, rimane un’ambiguità di fondo.
Quello che non si capisce – da quello che si legge su giornali e blog – è la posizione di Navarra: lavora per un progetto politico alternativo al PD? O media per inglobare Sinistra Italiana e bersaniani, che non sembrano voler escludere il PD?
Insomma, anche in questa parte politica non mancano i tentennamenti. Con molta probabilità, Navarra e compagni provano a portare dalla propria parte bersaniani e Sinistra Italiana, pensando che queste due formazioni politiche chiudano con il PD.
Ma questo significherebbe abbandonare il PD siciliano al crocettismo, con la faccia di Crocetta che campeggia già nei manifesti in tutta la Sicilia con lo slogan (un po’ comico detto da lui):
“La Sicilia ai siciliani”.
Insomma, per dirla tutta, se il progetto dei bersaniani e di Sinistra Italiana è quello di riprendersi il PD buttando fuori Renzi, non dovrebbero abbandonare il Partito Democratico siciliano al crocettismo e ad altri dirigenti che, magari con lo scomoco Crocetta comunque candidato, rischiano una clamorosa batosta elettorale alle elezioni regionali di novembre.
Il PD, i bersaniani e Sinistra Italiana, se lo vorrebbero riprendere ancora in vita e non ridotto ai minimi termini con Crocetta che ‘abbannia’ la sua ricandidatura…
Non è semplice la posizione di Navarra, che deve provare ad allargare la propria alleanza politica ed elettorale. Ma non è facile nemmeno il cammino dei bersaniani e di Sinistra Italiana, che debbono provare a non fare scomparire il partito che si vorrebbero riprendere al netto del renzismo.
Il questo scenario, sotto gli occhi degli osservatori, non può che presentarsi una mezza commedia degli equivoci. Tutti, in questa benedetta Sinistra siciliana, dicono di essere alternativi e al presidente della Regione uscente, Rosario Crocetta. Anche il PD siciliano, pur avendo appoggiato Crocetta, oggi chiede “discontinuità” da Crocetta, nella speranza – a nostro modesto avviso riposta male – che gli elettori siciliani dimentichino che i danni del Governo Crocetta sono, in realtà, nella stragrande maggioranza dei casi, danni politici, economici e soprattutto sociali prodotti dal PD dell’Isola.
Detto questo, alla manifestazione di oggi erano presenti i rappresentanti di Rifondazione comunista, del Pci, di Azione civile (il movimento fondato da Antonio Ingroia: quest’ultimo, oggi, è al vertice di una società regionale, nominato dal Governo Crocetta: piaccia o no è così), Risorgimento socialista, Possibile e vari ‘cespugli’ dell’associazionismo di sinistra.
Alla fine dell’assemblea è stato approvato un documento che aggiungeremo a tale articolo appena ne saremo in possesso.
La sinistra anti-Pd in marcia
Navarra dice sì alla candidatura
di Salvo Toscano
su Livesicilia
PALERMO – La sinistra alternativa al Pd si è riunita oggi a Palermo prendendo atto della “generosa disponibilità” di Ottavio Navarra, editore ed ex deputato, di candidarsi alla presidenza della Regione. L’assemblea di questa mattina ha votato un dispositivo che annuncia la presentazione di una lista comune alle regionali di novembre: “Il percorso avviato con l’appello di Enna, elaborato sui territori, nell’intreccio delle esperienze tra le forze politiche organizzate, i movimenti , le lotte per la salvaguardia dei beni comuni e la partecipazione vittoriosa alla battaglia referendaria in difesa della costituzione, approda oggi al progetto di una lista di sinistra e civica alternativa al Pd e ai poli politici esistenti”.
Il dispositivo auspica “una politica di cambiamento radicale delle scelte dei governi Lombardo, Cuffaro, Crocetta e delle forze politiche che li hanno sostenuti, contrapponendosi agli interessi di Sicindustria nel contrasto netto al sistema di potere affaristico mafioso. Rivendicazione dell’autonomia siciliana intesa nelle forme dell’autogoverno contro le politiche neo liberiste, valorizzazione del ruolo delle autonomie locali, riconversione ecologica dell’economia e politiche attive, pubblicizzazione dei beni comuni, sostegno alle politiche dell’accoglienza, chiusura delle basi militari, a partire dai Muos, riforma democratica dello Stato”.
“L’assemblea sulla base di queste premesse politiche e programmatiche – conclude il documento – prende atto con soddisfazione della disponibilità generosa di Ottavio Navarra a condurre questa battaglia, riconfermando il carattere aperto del progetto. Parte da oggi una campagna di ascolto e di confronto “.
I lavori sono stati moderati da Sonia Spallitta e Saverio Cipriano e presieduti da Alessio Grancagnolo e Laura Carlino. Presenti rappresentanti di Prc, Pci, Azione civile, Risorgimento socialista, Possibile e del mondo dell’associazionismo di sinistra. Sono intervenuti anche i Verdi che guardano all’iniziativa ma non ne fanno parte al momento. La sinistra guarda e punta a una coalizione, con un proprio candidato presidente, che annoveri al proprio interno anche Sinistra Italiana e Mdp-Art 1.
VERSO LE REGIONALI
Anche Rifondazione e Azione Civile chiudono a Crocetta
In vista delle regionali di novembre in Sicilia, i comitati siciliani di “Possibile”, insieme a Rifondazione comunista e Azione Civile dicono di non essere interessati alle politiche del Pd, ma anche a Rosario Crocetta e lanciano una lista che unisca il mondo civico e quello politico di sinistra per costruire un progetto credibile e alternativo con la candidatura di Ottavio Navarra alla carica di governatore della Sicilia.
E’ quanto emerso nel corso della convention che si è svolta oggi a Palermo. La sinistra guarda e punta a una coalizione, con un proprio candidato presidente, che annoveri al proprio interno anche Sinistra Italiana e Mdp-Art 1. Non a caso proprio Navarra, che l’assise ha designato candidato in pectore alla Presidenza, è pronto a fare un passo indietro in caso di un ok degli “alleati” alla costruzione di un progetto comune che metta al centro dell’agenda politica i diritti: dall’ambiente, al lavoro, alla salute fino a quelli civili.
In settimana Art.1 MDP e Sinistra Italiana avevano incontrato il segretario regionale del Pd Raciti. All’incontro erano presenti tra gli altri, Mariella Maggio, Erasmo Palazzotto, Pippo Zappulla.
Tra la richiesta di produrre una forte e radicale differenziazione rispetto al passato che ha prodotto l’esperienza di governo di Crocetta e l’approdo a una piattaforma che possa confluire su un candidato che andasse bene sulla base di questa premessa al Pd e a Raciti, si era giocato il confronto romano.
Un punto di equilibrio che al momento non c’è. Ma, al tempo stesso un ragionamento che sembrava rimanere in piedi sulla base di alcune condizioni, rispetto alle quali il gruppo bersaniano siciliano e la sinistra, avrebbero potuto convergere.
Adesso pare che il tempo sia scaduto. Una parte di questa sinistra va oltre.